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«I due arrestati stavano preparando un omicidio»

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Sitratta di C.N., 40 anni, che secondo gli investigatori tentò di sfondare, insieme ad altri tre complici, le vetrine della famosa gioielleria con un carroattrezzi. All'epoca l'uomo era stato denunciato in stato di libertà. Dopo cinque anni e mezzo da quel colpo, C.N. è invece finito in manette. I militari hanno infatti scoperto in un'auto all'interno di un garage in via della Bella Villa 13 pistole, 4 fucili da guerra, una mitraglietta e oltre 2mila cartucce di vario calibro. A scoprirlo i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Casilina che hanno arrestato C. N., con vari precedenti per rapina, e il figliastro 30enne incensurato. Nel garage erano custoditi anche 5 giubetti antiproiettili, due uniformi dei carabinieri e una della polizia, senza segni distintivi e probabilmente rubati da una lavanderia. «È un sequestro imponente che dimostra il grado di pericolosità raggiunto dalla criminalità organizzata. Ci sono elementi investigativi che lasciano supporre che stessero ultimando un'azione finalizzata a un omicidio», ha spiegato il procuratore capo Giancarlo Capaldo insieme con il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla.A. P.

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