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Pranzo al freddo. Serrata al Pantheon

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Gli esercenti chiudono per protesta: ci tolgono il 90% dell'incasso

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Giovedìè toccato agli esercenti del Pantheon, sembra solo i primi di una lunga serie visto che sul tavolo del presidente del I Municipio Orlando Corsetti ci sarebbero almeno altri 100 funghi pronti a «saltare» nelle prossime settimane. Ma gli esercenti di piazza della Rotonda sono anche i primi a dichiarare guerra al Municipio e promettono manifestazioni e serrate iniziate già ieri con la chiusura dei locali sulla piazza. Hanno incrociato le braccia datori di lavoro e dipendenti, forse l'atto più difficile ed estremo visto che una giornata di lavoro perso equivale mediamente a mille, duemila euro in meno. Giovedì mattina, dunque, quattro dei cinque locali interessati dal provvedimento di rimozione si sono visti caricare su due grossi camion tutte le stufe che avevano fuori. Il motivo è «difformità negli arredi esterni». In poche parole significa che nella licenza rilasciata dagli uffici della I circoscrizione non si annovera nessun tipo di mezzo di riscaldamento, quindi quelle stufe sono occupazione abusiva di suolo pubblico. «E questo è il primo punto - spiega Tiziana Di Rienzo dell'omonimo e storico ristorante al Pantheon - non si parla di stufe nella licenza, ma se io titolare chiedo l'autorizzazione per avere un mezzo di riscaldamento mi risposto negativamente perché non prevista». Il I Municipio si difende dicendo che sono i vigili del fuoco ad aver stabilito che questi sistemi di riscaldamento sono pericolosi una volta che, seppur spenti, vengono rimessi all'interno del locale. Ma la questione era già stata sollevata nel 2005 dall'allora assessore capitolino al Commercio Daniela Valentini, la quale si era espressa in maniera opposta dopo aver consultato il comando provinciale dei vigili del fuoco: «L'utilizzo delle stufe non è sottoposto ad alcun tipo di autorizzazione». «Se questi funghi non vanno bene - dice Elisa Gabrielli del bar Pantheon6 - ci dicessero che cosa possiamo mettere per non far morire la gente di freddo. Ma bastava farlo prima di questo provvedimento perché adesso nessuno di noi può più lavorare». Secondo gli esercenti da parte del Municipio c'è un accanimento non comprensibile, soprattutto perché «si poteva quanto meno aspettare il periodo post natalizio per sequestrare i funghi – dichiara Andrea Andreucci del locale "Scusate il ritardo" - visto che è in questo periodo che si guadagna di più. I turisti amano mangiare fuori nelle piazza storiche, il mio fatturato per il 90% viene proprio da questo». Ma la macchina amministrativa si è messa in moto, ci sono voluti sei mesi per fare i primi interventi contro chi occupa abusivamente il suolo pubblico, perché mancavano mezzi e uomini, ora mezzi e uomini ci sono, quindi bisogna fare in fretta. Intanto, l'assessore al Commercio Davide Bordoni vuole vederci chiaro sulle rimozioni coatte che sono state avviate dalla scorsa settimana e ha convocato una riunione con il I Municipio, i vigili urbani e le associazioni di categoria. Mentre l'Assobar si dice «solidale con la serrata al Pantheon e proclama lo stato di agitazione».

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