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Viene prima la Finanziaria Piano rifiuti a gennaio

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Ilvoto definitivo sulla proposta di Piano rifiuti del Lazio in discussione alla Pisana avverrà dopo l'approvazione del Bilancio di previsione della Regione, cioè a gennaio. La notizia era nell'aria da giorni, ma a fugare ogni dubbio è stato il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, al termine della seduta per esaminare quasi duecento emendamenti. Tra di essi anche quello proposto dall'assessore Di Paolo, che ha sostituito l'originaria previsione di un unico ambito territoriale ottimale (Ato) a livello regionale con 5 Ato, corrispondenti in linea di massima ai territori delle province laziali. In quello di Frosinone saranno infatti ricompresi 5 Comuni della provincia di Latina (che include però anche Anzio e Nettuno), mentre Paliano e Anagni sono compresi nell'Ato Roma. Respinto, a maggioranza, un subemendamento del consigliere Rocco Berardo (Lista Bonino Pannella) – e appoggiato da Daniela Valentini (Pd), Ivano Peduzzi (FdS) e Filiberto Zaratti (Sel) – che puntava, invece, a introdurre un sesto Ato, coincidente con il comune di Roma. All'interno degli Ato andranno organizzati i servizi di raccolta dei rifiuti, garantita l'autosufficienza degli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb) e di quelli di smaltimento di rifiuti urbani (discariche). In caso di carenza impiantistica in attesa dell'autosufficienza dell'Ato, l'Ato deficitario può utilizzare impianti presenti in altri Ato. Previsto, a tal proposito, che i rifiuti provenienti dalla provincia di Rieti siano smaltiti in quella di Viterbo. L'autosufficienza per i termovalorizzatori e i gassificatori resta invece fissata a livello regionale. Previsto, nel documento in discussione, un piano di azione specifico per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti (portata al 10% annuo su proposta di Sel). Tra i vari emendamenti – che hanno ottenuto tutti il parere favorevole dell'assessore – promossa l'iniziativa di Mario Mei (Api) che invita la grande e piccola distribuzione a posizionare nei supermercati punti automatizzati per la restituzione dei vuoti. La Regione si è impegnata, su iniziativa del Pd, a estendere a tutto il Lazio la domiciliarizzazione dei servizi di raccolta. Contemplate, su proposta della Lista Bonino Pannella le tariffe per tonnellata dei rifiuti solidi urbani portati in discarica e la compensazione da parte della Regione dei debiti dei Comuni morosi verso le società di smaltimento e la possibilità di prevedere una tassa di scopo per il conferimento in discarica del «tal quale». La possibilità di un osservatorio sui costi dei rifiuti del Lazio è stata introdotta su proposta del Pd.

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