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Progettavano un attentato contro Pacifici

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Loavrebbero sventato i carabinieri della sezione Anticrimine del Ros che ieri mattina hanno arrestato cinque aderenti al movimento di estrema destra «Militia», indagandone altri undici. Le misure cautelari hanno riguardato il leader Paolo Boccacci, 54 anni, il braccio destro Stefano Schiavulli (già in galera per la rapina a un imprenditore di Mentana), di 26, Giuseppe Pieristé (54), Massimiliano De Simone (44) e Daniele Gambetti (26). Secondo l'accusa, Boccacci e Schiavulli volevano «ricorrere alla violenza e impiegare ordigni esplosivi» per colpire Pacifici. Un progetto attorno al quale si era cementato il gruppo ritenuto responsabile di associazione per delinquere finalizzata all'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi e apologia del fascismo. Intenzioni bellicose che sarebbero state propagandate a partire dal quartiere generale di Militia, la palestra popolare Primo Carnera, a Vigne Nuove, sequestrata nel giugno 2010 nell'ambito dei precedenti arresti dei militanti di estrema destra, attraverso la rivista bimestrale «Insurrezione», scritte murarie, manifesti e striscioni: contro i presidenti di Camera e Senato (Gianfranco fini e renato Schifani), il sindaco Alemanno, l'ex presidente Usa George W. Bush, i romeni, Riccardo Pacifici e la comunità ebraica romana «con azioni delittuose, xenofobe e antisemite» avvenute fino al settembre scorso. Secondo il Ros, Militia cercava alleati della destra radicale, in città e fuori. Col movimento Socialismo nazionale, Avanguardia Lazio, Comitato Fare lavoro costituito da ex di Forza Nuova. E anche mediante contatti su internet, utilizzando le chat di Skype. E tentando di sedurre i giovanissimi ai quali veniva proposto un documento-relazione scritto da un sedicenne di Militia, caodiuvato da Pieristé. Ai carabinieri il plauso di sindaco, Comunità ebraica e del mondo politico romano. Fabio Di Chio

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