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Un pranzo con Babbo Natale anche per gli amici a quattro zampe

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Nonparenti e amici seduti intorno a un tavolo, ma cani invitati per l'occasione in un ristorante, pronti a scambiarsi effusioni e «auguri» davanti a un menù delle feste «da leccarsi i baffi». L'idea è venuta a un ristorante romano che ha organizzato, per il 17 dicembre, una festa natalizia «a misura di cane». «Il cane è il miglior amico dell'uomo, da sempre. Ma l'uomo è davvero il migliore amico del cane?», si sono chiesti i proprietari del locale, che per questo hanno deciso di far celebrare il Natale anche agli amici quattro zampe con una giornata tutta dedicata a loro. «Le portate - riferiscono dal ristorante La Penna d'oca, ideatore dell'iniziativa - saranno accuratamente studiate per le esigenze degli "ospiti" in un menù natalizio speciale al prezzo di 5 euro e con diverse varianti: a base di cavallo e patate, salmone e riso o quaglia e riso, perché - sostengono - ciascun cucciolo ha i propri gusti e ogni padrone li conosce perfettamente». E perché ogni cosa funzioni e sia di gradimento ai «migliori amici dell'uomo e ai loro padroni, durante il pranzo - allestito nel dehors del ristorante - saranno presenti due dog sitter che si occuperanno dei loro ospiti speciali. Ovviamente, in contemporanea, anche i padroni - se lo vorranno - potranno gustarsi il loro pranzo tranquillamente seduti a tavola. Il costo del "pranzo canino" - precisano gli organizzatori - sarà completamente devoluto in beneficenza alla Lega nazionale per la difesa del cane». Ed è proprio di ieri l'appello dell'Aidaa ad evitare l'acquisto degli animali come regalo di Natale, specialmente se si tratta di cani, gatti e animali esotici e l'associazione fornisce i primi dati: tra i 20 e i 25.000 cuccioli di cane, circa 10.000 gatti, ma anche almeno 20.000 uccelli, 4.000 animali esotici, 5.000 conigli, un migliaio di furetti e 30.000 tartarughe d'acqua, per un totale di quasi 120.000 animali e cuccioli di animali acquistati in queste due settimane che precedono il Natale finiranno sotto l'albero di Natale come regali. Il vero dramma è che oltre la metà di loro saranno abbandonati entro i prossimi sei, otto mesi (cani-gatti, ma anche conigli e soprattutto tartarughe d'acqua dolce).

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