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Le Feste dei buoni regalo dalla sartina e in frutteria

Frutteria a Roma

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Buoni prepagati da regalare a parenti e amici per rifare l'orlo ai jeans. Oppure per una pizza a due. O un coupon per tirare a lucido la vecchia macchina che non si può cambiare con una bella seduta all'autolavaggio. L'idea di donare un ticket prepagato per far sorridere parenti e amici (invece di fargli chiudere il regalo in un cassetto) non è certo nuova. Eppure la novità c'è: al tempo della crisi, è dove si spendono i soldi. E anche, come si spendono. Magari il luogo è lo stesso dell'anno scorso. Il benzinaio per esempio. Ma l'altr'anno si acquistava un carnet di buoni di benzina. Quest'anno, coi rincari che corrono, si compra un vaucer per l'autolavaggio. E nessuno si sorprenderà se se ne acquista anche uno soltanto. Non siamo diventati tirchi tutto d'un botto. E non siamo così malmessi come vogliono farci credere. Ma la terra sotto i piedi trema al ceto medio. Ad ogni tintinnio di novità che con la scusa di un'equità sociale, sbandierata in nome dei giovani, vorrebbe estendere ai padri la precarietà dei figli. E se lo stipendio vacilla l'austerity anticipa. Già da Natale. Lasciando ai ricchi che non conoscono crisi, le spese nei templi del lusso e gli smart-box con vaucer per mete esotiche o rilassanti sedute nei centri benessere. E a noi comuni mortali non restano che le sartine (adorabili!). Dal benzinaio Ci sarà pure qualche fortunato che anche quest'anno potrà sdebitarsi con lo zio tuttofare che ti dà una mano regalandogli un bel pieno di benzina. In caso contrario c'è un modo per rimodulare la spesa e fare lo stesso bella figura. Invece del vecchio carnet che vi obbligava almeno all'acquisto di una trance di 10 tichet da 10 euro potete decidere una cifra inferiore e farvela caricare su una tesserina. Lo fanno al distributore Eni di viale dei Colli Portuensi. E i soldi che ci mettete sopra possono essere spesi anche per un solo litro di carburante. Per un panno di daino, l'arbre magique o l'autolavaggio. La tessera spopola anche tra i genitori. «Piace perché evita ai figli di restare a secco - spiega il titolare Andrea Morotti - la preferiscono ai soldi che potrebbero essere spesi dai ragazzi altrimenti. E al computer ne possono controllare l'utilizzo». Le sartine La riscoperta di queste donne dalle mani d'oro l'avevamo notata da un pezzo. Prima quasi introvabili, quando ci servivano per un orlo ai pantaloni nuovi serviva il passa parola per individuarne una. Lavoravano in casa. E a casa loro dovevi andare col foglietto dell'indirizzo in mano. Oggi spuntano come funghi. C'è una sartoria ad ogni angolo di strada. Una risorsa in tempi di crisi, direttamente proporzionale alle lamentele dei negozianti che non battono uno scontrino. «Anche in sartoria si può fare un gradito regalo prepagato» dice Aldo Di Consiglio, titolare della Sartoria Super in via Veronese. Un'occasione per rimettere a posto un capo griffato. «Con 10 euro le amiche del cuore si regalano quello originale ai jeans, all'americana, quello normale ne costa 5» dice Simona. In farmacia Anche qui si risparmia. E in bellezza. Come in una profumeria ma scontata del 20% se fate gli acquisti alla farmacia notturna, aperta giorno e notte, di via Portuense della dottoressa Cassarra. «Per fare regali prepagati da noi basta lo scontrino, per i coupon ci stiamo attrezzando» dice Rossella, dietro un bancone zeppo di prodotti dei marchi più noti di cosmetica anallergica. Dal fruttivendolo E sì che va bene anche il fruttivendolo. Un bel cesto di frutta, come quello ordinato ieri a Marco (in foto) del mercato di via Portuense, magari da regalare alla mamma. O alla gentile signora che ci invita alla tavola di Natale. E alla Cenerentola che passerà ore in cucina si risparmia almeno la fatica di fare la spesa. Al supermercato Loro sì che hanno fiuto. Hanno fatto cesti di Natale mini. O meglio, dentro c'è tutto ma in formato ridotto. Piccoli panettoni e pandorini dimezzano il peso, sui 450-500 grammi. E poi torroncini o cioccolatini. Extra small, compreso il prezzo, solo 9.90, tranne lo spumante. Li vende la Pim di viale dei Colli Portuensi. Un successone. Alla filiale di via Igea la settimana scorsa erano già finiti. In piega Il papà, Donato, è stato fra i primi a lanciare il coupon prepagato da spendere dal parrucchiere. La figlia Valentina l'ha adattato al Natale al tempo della crisi. Da lei si possono acquistare buoni prepagati da regalare anche per una sola piega.

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