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Municipi, scatta lo sciopero della fame

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Tuttala mia stima e il mio ringraziamento vanno a coloro che stanno sostenendo con varie iniziative questa battaglia a favore della democrazia e della legittima rappresentanza». Intanto il collega Pdl del XV, Marco Palma torna a proporre «Le dimissioni collettive come risposta provocatoria. I municipi debbono cogliere questa occasione per far sentire la propria voce in termini di ridefinizione dei ruoli - dice Palma - nel senso auspicato del reale decentramento per una governance realizzabile fatta di una organizzazione del lavoro migliore a beneficio dei cittadini». Intanto i «big» si muovono, ieri il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto ha chiarito: «Il problema dei costi della politica va affrontato con rigore ma anche con senso di equilibrio. I municipi costituiscono un elemento istituzionale della democrazia comunale nelle grandi città. Allora è giusto ridurre i costi anche di queste strutture che per esempio a Roma gestiscono gli interessi e le esigenze, territorio per territorio, di circa 200-300 mila persone, ma essi non possono essere totalmente annullati. Ricordiamo in ogni caso che i costi inerenti i Municipi sono stati già fortemente ridimensionati a seguito di due precedenti interventi». Promette di continuare la battaglia anche il coordinatore romano Pdl e deputato, Gianni Sammarco. Curioso invece il silenzio degli altri partiti. S. N.

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