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AreaDem chiede unità. Bachelet isolato

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Peril Pd Lazio è la settimana più calda: entro sabato si dovranno presentare candidature e programmi per le primarie del 21 febbraio che eleggeranno il segretario regionale. Intanto il senatore cattolico popolare D'Ubaldo resta scettico: «Il Pd si crogiola nel parapiglia burocratico interno mentre il governo della crisi sollecita misure di eccezione. A che serve indire, disegno politico chiaro, congresso regionale e primarie? Passeremo due mesi tra di noi a far la conta di chi vince e di chi perde. Direi al mio amico Gasbarra di revocare la disponibilità, non ancora ufficializzata, a candidarsi alla segreteria. Più che una pausa di riflessione serve un impegno alla riflessione». Intanto si è riunito il coordinamento regionale di AreaDem. Zanda ha annunciato l'intenzione di non candidarsi: «In un momento di crisi, al partito servono soluzioni che aumentino unità e collaborazione interna. Candidature di AreaDem non andrebbero in questa direzione e non sarebbero una scelta saggia». Bachelet, presidente del Forum nazionale politiche dell'istruzione del Pd, tira comunque diritto, anche se la sua candidatura pare appoggiata ormai solo dalla Bindi. Gasbarra invece ancora non scioglie la riserva. Prima vuole incontrare associazioni, movimenti e società civile. E incassa il consenso dei giovani di «Idee Primarie», che, apprezzando il passo indietro di Zanda, lanciano un appello «affinché Gasbarra scenda in campo, e lo faccia con un grande progetto unitario che apra una fase nuova, che possa far ripartire il partito, dando spazio a rinnovamento e a coesione». Si profila poi la candidatura di un esponente dell'area Marino.Dan. Dim.

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