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Dal Massimo all'India 30 anni di carità

La messa per i 30 anni del viaggio degli alunni del liceo Massimo in India con il

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Non una commemorazione bensì un ringraziamento singolo e corale per un viaggio che ha cambiato le "chiavi" del cuore e dato vita a un movimento di carità tra gli ultimi della terra. È il Gruppo India in via degli Astalli 16 - 00186 Roma Tel www.gruppoindia.it motore e sostegno delle missioni di suore e gesuiti. Il "miracolo" nato da un viaggio in India nel Natale del 1981 di alcuni studenti del Massimiliano Massimo, la scuola dei gesuiti, su invito dell'insegnante di religione padre Mario Pesce scomparso 5 anni fa. In ricordo di quel viaggio e del sacerdote che aveva spalancato le porte di una dimensione nuova quanto inaspettata, si sono ritrovati nella Chiesa del Gesù per parlare a distanza di 30 anni di quella esperienza che «ci ha reso persone migliori al di là delle nostre singole capacità». Così Marco Petrini, ex studente, ora avvocato e presidente della Fondazione Magis (Movimento e azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo) che dal pulpito della chiesa, mentre un restauratore lavora a una tela dell'Annunciazione, si è alternato con alcuni ex allievi di padre Pesce: Raffaele Carbone, Luigi Mastrobuono, Massimo Iacobini, Fabio Borsani. «Partimmo per l'India con una trivella per scavare un pozzo in 15 giorni - ricorda Petrini - Non ci riuscimmo ma restammo senza parole dall'impegno meraviglioso delle suore che alleviavano le sofferenze di madri e bambini in ambulatori di legno e fango. Quel viaggio ci cambiò dentro». Il pozzo per l'acqua fu realizzato da altri ma era nato il Gruppo India di padre Pesce. Un moltiplicatore di valori cristiani e di azioni concrete come i tanti pozzi che hanno portato l'acqua in villaggi sperduti. E poi scuole, ospedali, adozione a distanza per borse di studio e promozione della dignità della persona umana con progetti di sviluppo per le famiglie. A questo si aggiungono le emergenze umanitarie provocate da guerre, alluvioni e carestie. Alla guida del Gruppo India c'è oggi padre Gianni Di Gennaro, che ha officiato la messa in ricordo del precedessore e per i benefattori che da Roma e dall'Italia alimentano la speranza e l'avvenire di migliaia di bambini e delle loro comunità. Per questo a 30 anni da quel viaggio e da quel Natale che sancì la nascita del Gruppo India padre Gianni invita «a non distogliere lo sguardo dalla "fragilità" del piccolo Gesù, la cui nascita celebreremo tra pochi giorni. È la fragilità dei deboli che sconfigge la forza dei potenti! Auguri perché il Natale sia la vostra ispirazione».

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