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Nonne e medici comici per passione

La compagnia teatrale in azione

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Una neo-nonna assassina. E il capo dell'Avvocatura di Roma Capitale, Andrea Magnanelli, scava la fossa per nascondere i cadaveri. Ma c'è da ridere con la compagnia amatoriale «Arieccoli». Stasera e domani alle 21, e domenica pomeriggio (ore 18), in scena al teatro In Portico (Circonvallazione Ostiense 195/b), a Garbatella, con un'altra commedia in romanesco «La taverna der Gallo d'Oro». Tra il pubblico, sulle poltrone del piccolo teatro accanto alla chiesa di Santa Galla, si potrebbe scorgere anche il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, Aldo Morrone. Perché tra gli attori per passione c'è anche un suo dipendente, l'impiegato Luigi De Luca, nella parte di conte Alberico. E poi ci sono Claudio Lippa (Ruggiero) che fa il dentista; Gloria Ripanti (Velia) pensionata, moglie, mamma e da un mese circa felicissima nonna! Maurizio Bufacchi (Modesto) che nella vita fa il parrucchiere per signora. E ancora Valentina Urbini (Assunta) architetto, abilissima grafica, grande preparatrice di torte dalle forme più strane, architetto del XII Municipio di Roma Capitale; Alessandra Palazzoli (Allegranza) pensionata dal Ministero del Tesoro, felice moglie, mamma e nonna come Ripanti. Massimo Galli è il regista e autore della commedia ed è un ex dirigente della sanità in pensione. Solo il fotografo Dante Tofani e la make-up artist Roberta La Marca, che trucca attori e attrici, modelle e spose, lo fanno anche nella vita. Nei panni del cattivo, armato di badile, e nessun senso di colpa, riecco Andrea Magnanelli. Cinque anni fa, all'esordio di attore, era nello staff dell'Avvocatura comunale. Oggi ne è il capo. Ma continua ad animare la compagnia. «Tenere vivo un hobby aiuta a lavorare meglio» dice convinto. Sulla scena sarà smascherato da una maestra elementare, Paola Gervasi, nei panni di Lavinia, una nobile spagnola aiutata dal suo valletto: Luca Magnanelli, studente di liceo classico, contagiato dalla passione del padre. «La commedia - spiega Magnanelli - è ispirata alle macabre storie che nel passato si raccontavano ai ragazzi quando la tv non esercitava ancora il dominio assoluto nelle case e i giovani erano incuriositi da tutto ciò che poteva dar loro una forte emozione». La "Taverna der Gallo d'Oro" è questo tipo di storia anche se rivolta a un pubblico adulto, che cerca l'interesse di chi la segue, attraverso una serie di personaggi irreali. «Il locandiere malvagio, la truce moglie - spiega Paola Gervasi, insegnante elementare - il garzone mostruoso, due incauti avventori che fuggono da una Roma appena messa a sacco da l'esercito di Carlo V, un conte sbruffone e vile, una zingarella che per vendetta torna nel luogo dell'eccidio dei genitori e infine una improbabile duchessa spagnola che con il fido valletto cerca di ritornare in patria». Situazioni divertenti spezzano continuamente l'incalzare degli avvenimenti, che dall'inizio alla fine rispettano il carattere dell'horror comico con finale a sorpresa. Dietro la compagnia c'è l'Associazione culturale "Teatro Studio Due". «Gli obiettivi - spiega il regista Galli, ex dirigente in pensione - sono la rappresentazione di testi teatrali in dialetto romano e le manifestazioni artistiche che mantengono viva la tradizione culturale della nostra città, sempre più minacciata, soprattutto nella lingua, dalla presente tendenza anglofona, indispensabile alla nuova economia nazionale e mondiale». Porte aperte ai nuovi adepti. «Chi vuole - continua Galli - contatti l'Ufficio stampa o invii una e-mail a www.teatrostudiodue.it Lieti di accogliervi». Info: 06.76901437 o 3381047275. 12 euro il biglietto.

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