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Le scuole di Prati vogliono restare da sole

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Nella scuola al tempo della crisi a preoccupare studenti, docenti e soprattutto genitori non sono soltanto i tagli ma pure l'accorpamento scolastico voluto dalla Finanziaria di luglio che in nome del risparmio e della razionalizzazione aggrega in istituti comprensivi con almeno mille alunni le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Con la conseguenza che istituti «storici», come l'istituto Parco della Vittoria (di cui fa parte la Giacomo Leopardi una «perla rara» perché immersa nel verde di Monte Mario e dunque ambitissima dai genitori) nonostante gli oltre 800 alunni debba essere smembrata e riaccorpata per arrivare a quota mille. Preoccupatissimi i genitori che temono per la continuità didattica dei figli, sconcertati quelli che avrebbero intenzione di iscriversi a gennaio. Giovedì scorso la questione del dimensionamento, presenti anche i dirigenti delle altre scuole interessate (la primaria Pistelli, le due medie Col di Lana e Belli, il Dante di Via Camozzi ecc) è stata affrontata nel consiglio del XVII Municipio con la presidente Antonella De Giusti. È stata deliberata una mozione in cui si chiede più tempo alla Regione, a cui spetta l'ultima parola. In pratica una moratoria fino al 2014-2015 per l'accorpamento degli istituti e un tavolo intermunicipale per mettere a punto un piano concordato. Il XVII municipio si era espresso già a fine settembre con una delibera di giunta in cui proponeva alla Regione un piano di riorganizzazione in base al quale il Parco della Vittoria veniva accorpato con le medie Belli e Col di Lana. Di fronte «alla confusione e all'incertezza sull'interpretazione della norma però» ha spiegato de Giusti «abbiamo fatto marcia indietro». Ma ieri l'assessore capitolino alla Famiglia Gianluigi De Palo ha annunciato che porterà alla Regione un piano sul dimensionamento concordato «in piena trasparenza con i territori. Su 19 Municipi, sono state accolte le proposte di 12 Municipi, quelle di altri 4 sono state recepite in parte e solo per i 3 che hanno posto quale unica condizione la proroga s'è proceduto d'ufficio».

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