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Open-bus senza regole E l'Unione europea avvia la procedura d'infrazione

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Sonopullman «a cielo aperto» che portano i turisti da una parte all'altra della città, passando per il centro storico. E non pagano la Ztl. Sì perché nei regolamenti del Comune non sono citati, quasi non esistessero. Anomalia che non è passata inosservata agli occhi dell'Unione europea. Tanto che Bruxelles ha avviato una procedura d'infrazione in merito all'assenza di una regolamentazione delle soste e della circolazione degli open bus. Il danno economico, e cioè la multa che si dovrà pagare, è pari a 6 milioni di euro. «Ma non è l'unico - spiega Michele Gerace, vice presidente vicario dell'associazione Cento Giovani - perché i cittadini ne pagano le conseguenze anche attraverso smog, traffico e una città invivibile». Gerace fa riferimento anche al piano soste per i bus, «forse da rivedere perché alla fine i pullman girano per la città come vogliono». E fa tre proposte: «Primo, mettere in regola gli open bus. Secondo, rivedere tutto il piano soste. Terzo, rilanciare un nuovo piano di sviluppo infrastrutturale della rete viaria, considerando che l'ultimo piano strade è fermo al '62». Fab. Per.

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