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Piazza Mignanelli, sull'isola pedonale nuove strisce gialle

Parcheggi per disabili

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Dopo la denuncia de Il Tempo, piazza Mignanelli potrà contare su regolari posti per disabili e su sedie e tavolini nei limiti previsti dalle concessioni di suolo pubblico. «Il comandante del I Gruppo Stefano Napoli incontrerà a giorni i tecnici del I Municipio per ridisegnare le strisce gialle e se i metri lo consentiranno i nuovi stalli torneranno ad essere tre», ha spiegato ieri il comandante del Corpo Angelo Giuliani. Una piccola vittoria di Fiaba e del suo presidente Giuseppe Trieste, che ci ha accompagnato in questa inchiesta. Per quanto riguarda il vicepresidente della prima Circoscrizione e membro della V commissione Commercio Luigi Ippoliti (Pdl), è giunto invece il momento di fare un passo indietro. Sul verbale della Municipale è scritto: «Occupazione di suolo pubblico difforme e ampliata». Per noi vuol dire abuso, anzi, tavolino selvaggio. Sabato scorso, all'ora di cena, gli agenti hanno fatto visita al suo ristorante, il Mignanelli 24, dove hanno trovato sedie e tavolini sparpagliati sull'isola pedonale, per una superficie di 15 metri quadrati oltre quelli consentiti, più o meno il numero dei coperti in "fuori gioco" nella foto grande qui accanto che oggi ripubblichiamo. Lo spazio dei posti a sedere, del resto, nel caso del Mignanelli 24 è delimitato dalla pedana esterna adiacente ai due striminziti parcheggi per disabili (7 metri e mezzo complessivi contro i 12 metri regolamentari), uno dei quali è costretto a parcheggiare l'automobile sopra le strisce pedonali. Va precisato, per dovere di cronaca, che lo spazio del ristorante che si sovrappone alle strisce gialle, ha un regolare permesso di occupazione di suolo pubblico. Ma la magagna viene da lontano, quando i posti disabili erano già tre su uno spazio di 12 metri (quindi 4 metri per posto), anziché i 18 metri regolamentari. Poi, dopo la morte di uno degli invalidi titolari, invece di concedere il posto a un nuovo disabile, si è pensato bene di cancellare lo stallo con vernice nera, e lasciarne due, sempre sottodimensionati. Se i tecnici municipali fossero stati più accorti, avrebbero probabilmente potuto allargare i posti rimanenti e conformarli ai sei metri del codice della strada. Fatto sta, che alla fine, sul posto del defunto disabile, sono comparsi sedie e i tavolini - con tanto di pedana - del ristorante-wine bar Mignanelli 24. Tra qualche giorno, quindi, nei 7, 5 metri accanto alla pedana, potrà trovar posto solo un'auto. «Gli altri due - dice il comandante della polizia municipale Giuliani - potrebbero essere ricollocati di fronte al ristorante Alla Rampa oppure sull'altro lato dell'isola pedonale rispetto all'attuale posizione». Già riuscirne ad averne due regolamentari, sarebbe un successo. Ora veniamo al vicepresidente Ippoliti, comproprietario del Mignanelli 24 e membro della commissione Commercio del Primo Municipio. Possibile che non si sia accorto dell'abuso del suo ristorante? Una distrazione, se fosse, non da poco, visto che già essere commerciante solleva un conflitto d'interessi con il suo ruolo istituzionale. Un altro aspetto della vicenda che lascia perplessi, è l'assordante silenzio della sinistra, che governa il I Municipio. Nessuno, fino ad ora, ha detto "a". Anche il presidente Orlando Corsetti ha fatto melina, dichiarando a Il Tempo, uno stiracchiato «se Ippoliti ha responsabilità come minimo deve dimettersi dalla commissione Commercio». Perché Corsetti, che giorni prima aveva ricevuto la stessa segnalazione corredata da fotografie, ha atteso che fosse un quotidiano a denunciare l'abuso? Su questo punto, la sinistra - presidente compreso - dovrebbe fare chiarezza. Noi, nel frattempo, chiediamo a Luigi Ippoliti di dimettersi perché chi ricopre un incarico pubblico e di responsabilità non può e e non deve permettersi certe "distrazioni".

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