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Maresciallo entra al bar e scopre pezzi d'arte rubati

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L'imprenditoreamante dell'arte ha pensato di vendere il materiale archeologico in eccesso a ricettatori professionisti. Per ora sono nove le persone indagate e denunciate alla magistratura per ricettazione. Il valore dei reperti archeologici sequestrati ammonta a circa 500.000 euro. Recuperato dai carabinieri per la Tutela dei beni culturali anche una porzione di architrave in marmo, di epoca romana, del I secolo con iscrizione latina «studia cn oct», decorata con motivi floreali in bella mostra in un bar del centro, individuata da un maresciallo che per caso è entrato a prendere un caffè. Dopo un rapido controllo alla banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la scultura è risultata parziale provento di furto, avvenuto nel 1959 a Terracina, in provincia di Latina. Da qui le indagini che hanno consentito di recuperare altri 26 reperti di epoca romana (crateri in terracotta, kylix, anfore, coppe, skyphos, oinochoe, capitello in marmo in stile corinzio, busto maschile in marmo, tre anfore e una kilix frammentata a figure rosse, con quattro medagliette in oro) per un valore di circa seicentomila euro, restituiti al Museo di Terracina. Il proprietario del bar, un ottantenne romano, è stato denunciato per ricettazione.

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