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Dopo l'oltraggio la città fa piazza pulita

I danni provocati ai marciapiedi e ai lampioni ammontano a circa 800mila euro

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La città riparte con gli operai sulle scale che riparano i danni degli assalti alle banche a via Labicana, tre solo nel crocevia di piazza Tuscolo. E si rimette in moto anche con le riunioni di condominio per calcolare i danni. A via Cavour 221 la riunione è improvvisata nell'androne del palazzo albertino annerito dalle fiamme. «Siamo gli sfigati di via Cavour» si autodefiniscono un gruppo di condomini che aspettano l'amministratore. «La sfiga - spiegano - è aver avuto ben due Mercedes parcheggiate davanti a casa». E quando sabato gli estremisti mischiati agli indignati, che prendevano di mira le auto di grossa cilindrata gli hanno dato fuoco, le fiamme hanno aggredito l'androne. «Sono arrivate al secondo piano - racconta Arrigo - dove sono saltate le finestre della figlia di Sandro Curzi», «lo chiamavano il direttore di "Telekabul", ve lo ricordate?» sottolinea un altro. Ma la «vittima illustre» non ha evitato il peggio, «che peccato!». Al numero messo a disposizione dal Campidoglio per il risarcimento danni ieri pomeriggio erano già arrivate 51 telefonate. «Arriverà anche la nostra» continua Arrigo. È lui che ha salvato gli animali di Zoo City, ieri era ancora senza vetrina. Ma gli animali sono salvi. «Ho dato io l'allarme perché ho visto uscire il fumo» continua Arrigo. «Chissà se risarciscono anche il danno biologico?» si chiede Luigia, del ristorante la Tavola dei Borgia «sono cardiopatica e per lo spavento sono dovuta tornare dai medici». L'aria puzza ancora, anche se le carcasse delle due Mercedes di via Cavour sono state portate via ieri mattina. Ma solo oggi si concluderanno le operazionni di pulizia delle 25 auto bruciate durante la manifestazione, identificate dalle squadre dei Pics-decoro della Polizia Roma Capitale. La Squadra Decoro Ama, composta da 31 operatori con l'ausilio di 10 idropulitrici, di concerto con l'assessorato all'Ambiente di Roma Capitale ha portato a termine, a tempo di record, la cancellazione degli oltre 3.000 metri quadrati di scritte. «Si è trattato di uno sforzo ingente che ha permesso di completare le operazioni di rimozione delle scritte in appena 36 ore contro le 72 previste» ha detto il presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti, che ringrazia «gli operatori della Squadra Decoro Ama per l'impegno straordinario profuso in queste ultime ore e tutti gli altri operatori. La città riparte. Ma risuona l'allarme per il calo di turisti, già l'8% di disdette per il ponte di Ognissanti. «Se proseguiranno fino alla fine dell'anno - avverte il presidente dell'associazione imprese turistiche (Fiavet) del Lazio, Andrea Costanzo - gli effetti sull'economia della Capitale saranno disastrosi». «Abbiamo ricevuto le prime disdette di turisti negli alberghi - riferisce il presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli - Stiamo cercando di capire se si siano riconducibili agli scontri di sabato e alla brutta immagine di Roma divulgata nel mondo». Roscioli, da poco alla guida anche della Confcommercio capitolina, quantifica i danni per i commercianti delle zone interessate dagli scontri: un milione di euro. E chiede nuove regole per le manifestazioni: zone interdette come «le piazze storiche» più un «limite massimo per i partecipanti, perché - spiega - non possiamo permetterci altre devastazioni così».

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