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Coi bimbi in collo e l'acqua alla vita

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Buchee voragini sui selciati di numerose strade, allagamenti in tutto il territorio, con particolare gravità nei quartieri di Guidonia Centro, Marco Simone, Setteville e Colleverde, dove i danni si sono concentrati su case e attività commerciali. Un'immagine catastrofica. C'è voluto poco per trasformare il comune in un'immensa piscina. Centinaia le richieste di aiuto e di intervento ai vigili urbani e agli uffici dei lavori pubblici. Alcune scuole, tra cui quella di via Palermo a Villalba, erano inaccessibili. I genitori, infatti, sono stati costretti a bagnarsi fino alle ginocchia per raggiungere l'ingresso con i bambini in braccio. A Colleverde non se la sono passati meglio. «I bambini non sono potuti entrare in classe, ma sono stati messi in "aule laboratorio" – segnala un genitore. I residenti di Setteville nord e Marco Simone verso l'ora di pranzo stavano ancora cercando - nonostante molti di loro in questi ultimi anni si siano dotati di pompe autonome - di cacciare l'acqua dalle loro case». «L'acqua ha iniziato ad entrare verso le 7,30 di mattina – ha raccontato una donna – in poco tempo ha quasi superato i 50 centimetri. Non sapevano come fare per farla uscire». Molti i danni. «Anche il Comune di Guidonia Montecelio, come Roma - ha detto il sindaco - avanzerà alla Regione la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza per far fronte ai danni provocati dal violento nubifragio che stamane si è abbattuto sulla città. La situazione appare molto seria - spiega il sindaco - con gli assessori ai Lavori pubblici e al Bilancio stiamo già facendo una prima stima dei danni».

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