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Indignati pronti all'assedio di Bankitalia

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Un momento della manifestazione degli indignati a Roma

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Via Nazionale a Roma blindata in attesa dell'arrivo del presidente della Repubblica alla Banca d'Italia e dell'annunciato blitz da parte degli Indignati. Almeno una decina i mezzi blindati della polizia nel primo tratto di strada fino al Palazzo delle Esposizioni e numerosi gli agenti anche nelle vie limitrofe. Via Nazionale é ancora aperta al traffico. Bloccata via del Corso: decine di persone, con bandiere tricolore e cantando l'inno italiano, hanno bloccato le vie del centro storico di Roma. Forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa e mezzi blindati. Il palazzo di Bankitalia presidiato dalle forze dell'ordine in vista dell'annunciato sit-in degli indignati in concomitanza con l'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per un convegno con il governatore Mario Draghi. Polizia, Carabinieri e Vigili urbani presidiano le strade d'accesso alla sede della Banca d'Italia per impedire possibili blitz dei manifestanti. «Rimarremo qui fino a sabato». E così gli indignati hanno deciso di montare le tende vicino a Bankitalia e bivaccare in attesa del corteo di sabato. Oltre ad una tenda è stato montato anche un gazebo a poche centinaia di metri da Palazzo Koch, proprio davanti allo sbarramento dei blindati che bloccano l'accesso al palazzo. Alla manifestazione stanno partecipando centinaia di giovani, tra cui molti studenti. La posizione di Montezemolo. «La protesta dei giovani "indignati" è per molti aspetti comprensibile». Lo ha affermato il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo sottolineando come il problema relativo alla situazione attuale dei giovani sia fondamentale per il Paese. «Non c'è dubbio - ha detto Montezemolo a margine della cerimonia inaugurale della conferenza nazionale di sanità pubblica - che il problema dei giovani oggi sia 'il' problema di questo Paese». Un giovane su quattro, ha ricordato Montezemolo, «oggi non ha lavoro e la non crescita colpisce proprio i giovani. Sento tanto parlare di problemi dei giovani e di precariato, ma poi - ha proseguito Montezemolo - non vedo delle azioni tendenti ad affrontare veramente questo problema». Dunque, la questione "giovani" rappresenta, secondo il presidente della Ferrari, un «tema fondamentale e - ha avvertito - dobbiamo affrontarlo poichè un Paese che non investe nei giovani è un Paese che si assume una grandissima responsabilità verso il futuro». Dall'altro lato, ha quindi rilevato Montezemolo, «auspico che i giovani, che sono già straordinariamente impegnati nel volontariato, si avvicinino di più alla politica, nel senso di cosa pubblica. Questo perchè - ha concluso - il futuro è loro e devono dare un contributo». 

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