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Seppellivano la refurtiva nel giardino di casa

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Erail bottino dei furti commessi da due romene, una diciottenne e una minorenne di 13 anni, entrambe denunciate a Roma, che avevano scavato il terreno per nascondere orologi Rolex, gioielli d'oro e banconote false per truffe e compravendite immobiliari. Gli agenti della polizia hanno portato alla luce i preziosi trovati nel giardino della villa di un'intera famiglia rom di cui le ragazze facevano parte, a Zagarolo, a pochi decine di chilometri dalla Capitale. Le indagini sono scattate dopo alcuni furti in appartamenti nel quartiere Parioli. In un caso la ladra tredicenne, aveva lasciato un'impronta digitale su un oggetto ed è stata così rintracciata. Le due romene denunciate, cognate, risultavano residenti in campi nomadi anche se vivevano in una villa arredata e utilizzavano auto nuove di zecca. Dopo una serie di pedinamenti gli agenti sono arrivati alla villa e, insospettiti dal fatto che in alcuni punti nel giardino c'era il terreno smosso, hanno scavato per circa due ore. Dalle indagini è risultato che i rom avevano anche altri affari. Alrtri rom sono stati scoperti a sotterrae il loro "bottino". Un'intera famiglia rom, padre, madre e figlia, è stata arrestata dagli agenti del Commissariato Esposizione. La famiglia macedone è sospettata di spaccio in alcune zone dell'Eur fino alla provincia di Latina. I poliziotti hanno accertato che i componenti del gruppo sotterravano la droga sotterrandola, riuscendo così a eludere i controlli delle forze dell'ordine.

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