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Il Pdl ci ripensa e rivuole Canapini

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Cosìcome una parte del Pdl. Con le dimissioni i mano del sindaco Mario Canapini, il comune di Fiumicino era già dato in campagna elettorale. E invece no. Lunedì sera un incontro tra il sindaco uscente, gli assessori e i consiglieri comunali del Pdl e il coordinatore regionale, Vincenzo Piso, ha improvvisamente diramato le oscure nubi che si erano abbattute sull'ex circoscrizione capitolina. A spingere Canapini alle dimissioni una parte del Pdl che, in blocco, ha rimesso le deleghe in giunta e consiglio. Sullo sfondo l'intera vicenda dei rifiuti che vede Fiumicino al centro non solo della realizzazione di uno degli impianti definitivi ma di una polemica tra il ministro dei Beni Culturali, Galan e la governatrice Polverini. Questo per comprendere come il comune sia finito nel bel mezzo di una diatriba politica. L'accordo a livello comunale sarebbe tuttavia stato trovato. Ad annunciarlo è stato ieri lo stesso Piso: «Abbiamo avuto un proficuo confronto dialettico, che ha portato a una serie di chiarimenti su metodo e merito e alla formulazione di una proposta che permetterà di riprendere il percorso amministrativo iniziato tre anni fa dalla giunta di centrodestra - dice Piso - proposta che individua in un organismo di regia politica amministrativa lo strumento attraverso il quale ottimizzare l'operatività della giunta. Quindi, nessuna ridistribuzione di poltrone ma l'impegno ad avere più coordinamento e più collegialità. Chiediamo quindi al sindaco di Fiumicino di ritirare le dimissioni e, ringraziandolo della disponibilità, ribadiamo la necessità che il lavoro iniziato continui con maggiore forza e convinzione varando un programma di fine consiliatura condiviso». Canapini resta. I rifiuti arrivano. S.N.

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