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Furgone selvaggio nel centro storico

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Ogni giorno entrano 27 mila veicoli Dieci mila operazioni di scarico merci

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L'autistadel camion, noncurante, prosegue a marcia indietro, abbassa l'occhiale da sole e inizia a ridere al di là del finestrino. «Ride pure? Ma si vergogni». «A signo' - risponde alzando il braccio destro di scatto - ma se ne vada a quel paese va'». Ore 11.30 di un «normale» lunedì di lavoro. Centro storico. Via dei Cestari. I camion scaricano e caricano le merci. È un viavai. In una strada larga tre metri gli autisti fanno i padroni. Nonostante l'orario stabilito dal Comune per poter sostare e scaricare sia passato da un pezzo (l'orario varia da rione a rione). E nonostante via dei Cestari sia zona pedonale. Sulla via, Armando ha una bottega da barbiere. Se ne sta sulla porta borbottando: «Qui è così tutte le mattine, cosa crede? Intanto questi non potrebbero starci dopo una certa ora e poi è un'area solo per pedoni. Eppure la gente, se non sta attenta, ci lascia pelle». Ogni giorno il centro storico è preso d'assalto dai furgoni. Scatenando la rabbia dei residenti e lasciando a bocca aperta i turisti. Nell'illegalità del carico-scarico merci ci sono tre livelli d'inciviltà. Su questo podio negativo finiscono al primo posto i camionisti che invadono le piazzole pedonali. Vanno contro ogni regola. Contromano, contro gli orari stabiliti dal Comune, contro i romani, contro gli stranieri in fila indiana che provano uno slalom per raggiungere (vivi) il Pantheon. Vanno anche contro i pali. Sì, i colonnotti. Quelli che vengono installati a terra, cementificati tra i sampietrini, per ribadire che nelle zone pedonali non si può entrare con nessuna vettura. Ma i camionisti li abbattono pur di varcare l'area e avvicinare il punto di scarico. Proprio in via dei Cestari ce ne sono un paio mozzati e gettati al lato della strada. Stessa fine di quelli installati per delimitare l'area pedonale tra via dei Falegnami e largo Arenula. Anche gran parte dei paletti in ghisa in via Caetani sono abbattuti. L'operazione - quasi - perfetta è stata fatta in via Monte della Farina. Lì ci sono una decina di negozi, dall'alimentari al punto vendita di elettronica. L'autista per portare la merce non si potrebbe fermare in alcun modo. Così dei circa 50 colonnotti che proteggono il percorso pedonale (installati solo qualche mese fa) ne hanno abbattuti ben 19. Ed ora è possibile effettuare tutte le soste.E addio passaggio pedonale. C'è poi il secondo posto del podio occupato dai camionisti che scaricano e caricano le merci nei punti cruciali per la circolazione. Sono quelli che tirano il freno a mano sopra le strisce pedonali, scendono e, tranquillamente, iniziano a lavorare. Succede in piazza del Gesù, ad esempio. O in corso Vittorio Emanuele. O in via Acaia. In questa seconda categoria rientrano anche gli autisti che occupano gli scivoli per i portatori di handicap. Ci sono poi quelli che si piazzano alla fermata dell'autobus. Così succede che il mezzo Atac arriva, apre le porte e i passeggeri rischiano di finire direttamente dentro il camion. E poi c'è il terzo posto del podio. Su questo gradino ci sono la maggior parte dei camionisti che entrano in Centro (compresi gli autisti che già siedono sui primi due gradini della classifica). Sono quelli che varcano la zona traffico limitato per scaricare e caricare le merci fuori l'orario stabilito. Da piazza di Pietra a via Veneto ogni giorno si registrano (o meglio, i cittadini registrano) decine e decine di casi. Ovvio, i residenti del Centro sono esausti. A cominciare da quelli dell'Associazione abitanti centro storico di Viviana Piccirilli Di Capua: «Siamo allibiti da questa inciviltà», commenta. Qualche giorno fa anche Viviana per poco non finisce vittima di una retromarcia scomposta di un furgone in via dei Cestari. Di nuovo c'era il barbiere Armando ad assistere alla scena: «Ve l'ho detto, è così tutti i giorni».

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