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Primarie o congressi per il nuovo Pd

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Cosìnumerosi esponenti dei democratici hanno scritto al commissario del Pd Lazio, Chiti. «È opportuno accogliere gli inviti del segretario e della direzione nazionale del Pd a ricercare soluzioni ampiamente condivise per superare il lungo periodo di assenza degli organi regionali di partito - si legge ancora nel documento -. Ma occorre un sussulto di autonomia e d'orgoglio da parte dell'intera comunità del Lazio, davanti alle domande di cambiamento e all' inerzia dei livelli di governo di Roma e della Regione, per riprendere un dignitoso cammino di idee e azioni e affrontare le gravissime emergenze sociali ed economiche del territorio». I firmatari del documento sono Moscardelli, Costa, Recchia, Di Giovanpaolo, Lo Fazio, Lobefaro, Ambrosi, Grippo, Persichetti, De Castris, Marini, Di Pietrantonio, Alemanni, Marcheggiani, Moro e Carassiti. «Non aiutano a ripristinare con serenità e efficacia meccanismi di dibattito e di scelta, né il rinvio a gennaio di congressi e/o primarie né il ricorso a mediazioni in un'Assemblea, menomata dalle defezioni e a lungo espropriata delle sue funzioni - prosegue la lettera -. Serve una platea molto più ampia, che veda protagonisti amministratori, associazionismo, la rete del lavoro e dell'impresa, per riscrivere un patto tra il Pd e i cittadini del Lazio. Riforma e innovazione del modello di partito nuovo aperto, partecipato, scardinando sistemi di tesseramento e correntismo; una proposta di governo per il Lazio, colpito a morte dai tagli del governo e dal fallimento di Alemanno e Polverini».

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