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San Basilio chiede aiuto "Qui è peggio di Scampia"

Degrado e violenza, protesta nel quartiere romano di San Basilio (Gmt)

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"Viviamo nel degrado. All'imbrunire ci sono bande che spacciano ad ogni angolo, altro che Scampia...". Maria, Orietta e Pia, sono tre anziane abitanti di San Basilio, il quartiere alla periferia di Roma, dove giovedì scorso è stato investito a morte da uno scippatore Ennio Lupparelli, 68 anni. L'episodio, l'ultimo di una serie di fatti di sangue, tra agguati e violenze, che si sono registrati nella Capitale, accende la protesa tra gli abitanti del quartiere che scendono in piazza per dire basta al "degrado e all'abbandono". E qualcuno già pensa ad organizzare "ronde anti-spaccio".   Così, dopo le "donne coraggio" che martedì scorso hanno sventato uno scippo a Monte Mario, anche a San Basilio c'è chi progetta di farsi giustizia da sé. "La sera non si può andare in giro - riferisce Paolo, un altro abitante della zona - ci sono gli spacciatori che ti fermano per sapere chi sei, se sei una guardia. Questa è una polveriera, i cittadini sono lasciati soli. Dopo la morte di Ennio stiamo di nuovo pensando di organizzare le ronde contro lo spaccio, non sarebbe la prima volta ma è l'unica cosa che ci resta da fare". E un'altra anziana ricorda l'investitore di Ennio Lupparelli, ora arrestato per omicidio volontario: "Il suo soprannome era Chicchi, noi l'abbiamo visto crescere nella delinquenza... io ho paura ad uscire per strada, dovremmo metterci dei sampietrini nella borsa".   Il sindaco Gianni Alemanno annuncia un sopralluogo domani "per rendersi conto della situazione" e assicura: "il grido d'aiuto che viene dal quartiere di S. Basilio non rimarrà inascoltato. Faremo di tutto, non solo per dare giustizia alla famiglia di Ennio Lupparelli, ma anche per garantire sicurezza e dignità ad uno dei quartieri più difficili della nostra Capitale". Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, invece, ha mandato oggi un messaggio preciso a Piazza Recanati: la protesta "non può e non deve restare inascoltata", serve "una grande battaglia sociale e culturale per la qualità della vita nei nostri territori, un nuovo e diverso modello di sviluppo fondato sulla coesione tra le persone".   E torna la polemica sulla sicurezza: "È tempo che tutti diano una mano ai cittadini di San Basilio, per ribellarsi a quello che sta accadendo - tuona dal cuore della protesta il segretario romano del Pd Marco Miccoli - Tutta Roma è abbandonata sul fronte delle sicurezza". La polemica si accende anche sulle opere "abbandonate dalla giunta Alemanno". "Ci sono una serie di opere pubbliche, tra cui un centro giovanile, che avevamo iniziato e sono state definanziate o mai completate da questa giunta", ricorda l'ex assessore alle Periferie della giunta Veltroni, Dante Pomponi.  Immediata la replica del delegato del sindaco alla SIcurezza Giorgio Ciardi: "La sinistra parolaia e salottiera solo oggi scopre l'esistenza del quartiere di San Basilio. Chi ci abita sa benissimo che problemi di micro criminalità e di traffico di stupefacenti ci sono sempre stati. Ma la sinistra si è ben guardata, per i quindici anni in cui avrebbe potuto fare qualcosa, dal prendere qualche iniziativa".  

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