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Risarcimenti per la tbc. Decine di genitori in fila

Incubo tbc a Roma, famiglie in ospedale per i test

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Il padre, la madre e il fratello di un bambino nato al Policlinico Gemelli a febbraio 2010 sono risultati positivi al test per la tubercolosi. È stato il papà del piccolo a raccontarlo, intervenendo telefonicamente al convegno organizzato da Codacons e Articolo 32 "Tbc a Roma: che fare?". "Quando abbiamo letto sui giornali quello che stava accadendo, abbiamo voluto fare il test al bimbo - ha raccontato - Poi abbiamo scoperto di essere tutti positivi". Lo stesso risultato è toccato anche al ministro alla Salute Ferruccio Fazio che si era sottoposto al test per dimostrare come il 12% degli italiani sia positivo senza per questo correre pericoli. CLASS ACTION La famiglia romana intervenuta al convegno di ieri rientra tra le 85 che hanno preso parte alle due class action (una per i bimbi risultati positivi, l'altra per quelli negativi) promosse dal Codacons e delle quali si conoscerà l'ammissibilità da parte del Tribunale di Roma solo a gennaio. "Chiederemo 500mila euro per famiglia", ha spiegato l'avvocato Alessia Stabile. Molti i genitori in cerca di risposte presenti ieri all'incontro che si è svolto nell'auditorium dell'Inail all'Eur. La figlia di Maria Grazia, nata il 25 maggio, è risultata positiva al test. "Abbiamo dovuto sollecitare l'ospedale per fare controllare Maria Stella - racconta - Non è facile affrontare questa situazione». Anche al figlio di Davide, nato il 2 gennaio, è stata riscontrata la positività al batterio. «C'è molta rabbia - denuncia - Sto lottando per la salute di mio figlio Emanuele". Salvatore, invece, è nato il 24 gennaio. Il Policlinico ha detto a sua mamma Adele che il bimbo non era a rischio. "Pochi giorni dopo l'Asl mi ha contattata per fare il test", spiega. Intanto, "anche il ministro Fazio è risultato positivo al test della tbc come il 12% degli italiani". A dirlo è stato Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità. E proprio al ministro, il presidente del Codacons Rienzi ha detto di voler chiedere "maggiori controlli per i dipendenti delle strutture sanitarie".

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