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Preso lo scippatore di San Basilio I cittadini: "Non si può più uscire"

La Panda rossa usata dal malvivente e poi bruciata

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Arrestato nella notte l'uomo che martedì sera ha investito Ennio Lupparelli, romano di 68 anni, riducendolo in fin di vita dopo aver scippato sua moglie in via Sarnano, a San Basilio. Si tratta di Cristiano M., pregiudicato romano di 33 anni, ora accusato di rapina e tentato omicidio. L'uomo ha cercato di fermare la folle corsa in auto del suo aggressore sbarrandogli la strada. Una mossa fatale. Il malvivente l'ha travolto per poi dileguarsi e bruciare la Panda rubata su cui viaggiava. Le manette sono scattate in seguito a un'operazione, disposta dal questore Francesco Tagliente e dal comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla, che ha coinvolto oltre venti pattuglie di polizia e carabinieri impegnate nel setaccio del quartiere teatro della tragedia. Lotta invece tra la vita e la morte il signor Ennio, ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Pertini. In coma farmacologico, le sue condizioni appaiono disperate. Giunto al pronto soccorso con traumi e fratture multiple su tutto il corpo e alla testa, è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico. Cruciali saranno quindi le prossime ore. Intanto sulla sicurezza nel rione piovono polemiche. "A San Basilio non si può più uscire di casa dopo le otto di sera". L'investimento di Ennio Lupparelli ha lasciato tutti di ghiaccio: "Perché certe cose qui succedono tra delinquenti, lo sappiamo bene, ma mai ci vanno di mezzo le persone oneste". Aggressioni, furti, agguati, borseggi: i residenti conoscono bene la faccia violenta del quartiere in cui vivono. Si sono arresi alle "vendette dello spaccio". Ai regolamenti di conti. Tra bande. Magari per droga. Ma non all'allucinata prospettiva che il sangue sporchi quei pochi scampoli di tranquillità che ancora esistono, "perché qui ci sono anche tante brave persone", vuole che sia chiaro il signor Benito. "Nessuno fa mistero del fatto che in questa zona se ne vedono di tutti i colori - commentano il tragico episodio Graziella e Concetta, residenti nella stessa palazzina in cui il signor Ennio vive con la moglie - ma questa è davvero una tragedia perché la famiglia la conosciamo, sono persone tranquillissime, vivono qui da almeno 10 anni e non si può accettare che dei balordi distruggano la vita in un attimo".   In guardia le ragazze come Ilaria, vicina di casa della famiglia Lupparelli: "Sto sempre attentissima ed evito di uscire sola", e gli anziani come Antonietta e Orlando: "C'è tanta droga che gira, e la sera è tutto buio. I nostri figli ci raccomandano sempre di stare attenti".

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