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Gemelli: "Il ricovero non serviva"

Roma, ospedale Gemelli

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Al Policlinico Gemelli non c'è stato alcun taglio di posti letto, né è in corso alcuna carenza di degenze. All'indomani dall'esito dell'autopsia sulla bambina nata morta nella notte tra il 12 e il 13 settembre scorsi, il professor Antonio Lanzone, direttore dell'unità operativa di Genecologia disfunzionale torna sull'argomento precisando che «qualora si fosse ravvisata la necessità» di ricoverare d'urgenza Carmela C. la madre della bambina «si sarebbe provveduto in tal senso». Insomma, la donna non è stata ricoverata benché avesse superato di due settimane il termine della gravidanza non per mancanza di posti letto ma per una diversa valutazione del medico del pronto soccorso. A rivelarlo è proprio il professor Lanzone, che, nello smentire le dichiarazioni «attribuitemi in merito al mancato ricovero per mancanza di posti letto» precisa: «Il mio pensiero è stato male interpretato in quanto intendevo riferirmi alla circostanza che il medico del pronto soccorso ha valutato che non c'erano le condizioni per un ricovero in urgenza data l'assoluta e documentata normalità dei parametri fetali. Qualora si fosse ravvisata la necessità di un ricovero in urgenza si sarebbe provveduto in tal senso». La bambina era perfettamente sana secondo l'autopsia disposta dalla Procura di Roma ed effettuata sabato. Il medico legale non ha riscontrato alcuna patologia sul corpo della neonata. La morte della bimba sarebbe così da imputare all'invecchiamento della placenta, ipotesi avanzata dallo stesso Gemelli. Una situazione, secondo Lanzone, che avviene nel due per mille delle gravidanze ed è difficile da prevedere visti i parametri nella norma di Carmela: «Purtroppo sono eventi imprevedibili». Secondo persone vicine ai genitori, la scarsità di liquido amniotico che poteva creare sofferenze al feto avrebbe determinato la programmazione del ricovero, poi slittato. Invecchiamento della placenta e ricovero posticipato di poche ore sono elementi giudicati «contradditturi e incongrui» dai genitori della piccola, che nutrono «dubbi su eventuali criticità nella condotta dei medici del Gemelli». Sul caso farà chiarezza la Procura. Il referto ufficiale dell'esame autoptico verrà depositato oggi e domani il corpo della bambina verrà messo a disposizione della famiglia. Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento nei confronti di ignoti. Così come ancora senza indagati è anche l'altra inchiesta aperta sul Gemelli, quella per epidemia colposa avviata in seguito al caso dell'infermiera di neonatologia malata di tubercolosi e della conseguente positività di 122 bambini nati tra gennaio e luglio su 1.415 test effettuati. A questi vanno poi aggiunti gli infermieri positivi alla Tbc e altri bambini venuti a contatto con il micobatterio nel corso del 2010. Oltre all'inchiesta della magistratura sul caso è stata avviata un'indagine interna dello stesso Policlinico Gemelli i cui risultati saranno forniti nei prossimi giorni alla Regione che invierà la relazione alla commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari.

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