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Lo sfogo di medici e infermieri «La polizia stia con noi in trincea»

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.A minimizzare l'accaduto non ci prova nemmeno il dottor Francesco Medici, uno dei team leader che turnano al pronto soccorso del San Camillo Forlanini. Ieri verso l'una, quando il pregiudicato quarantaseienne s'è messo a urlare e minacciare col coltello in mano, c'era lui al timone dell'emergenza su viale Gianicolense, un porto di mare che riceve pazienti anche da altri ospedali romani che, per un verso o per l'altro, hanno bisogno del San Camillo Forlanini. Ed è la sua voce a sintetizzare una necessità particolarmente sentita da tutto il personale che vi lavora. «Il posto di polizia deve stare dentro il pronto soccorso - dice Medici - perché quando succede succede qualcosa di grave ogni istante è prezioso, è così per la salute, e anche per quanto riguarda la sicurezza». Al San Camillo, invece il posto di guardia della Polizia di Stato è ubicato al primo piano, in un edificio distaccato. «Bisogna lasciare tutto e uscire fuori per andare ad avvisare il poliziotto di quel che sta accadendo - continua Medici - non serve molto per capire che così si perde tempo e che con la presenza in loco sarebbe tutta un'altra storia». È andata bene. Non così a febbraio dell'anno scorso, quando quattro infermiere sono state aggredite e insultate all'alba da due donne e un uomo, parenti di un paziente. «La notte è un altro momento a rischio» aveva detto in quell'occasione Tommaso Cedroni, delegato Rsu, sottolineando «che la spedizione punitiva era stata particolarmente facile, anche considerando che i vigilantes non possono reagire». È ancora così, pure per l'orario. «Il posto di polizia c'è solo dalle 8 del mattino alle 8 di sera». «Queste situazioni non fanno mai perdere la professionalità di tutti gli operatori, medici e infermieri, che sono pronti ad accogliere le persone che si rivolgono al Pronto soccorso» è la premessa del direttore generale del San Camillo Forlanini, Aldo Morrone, che sottolinea però, che «per garantire la sicurezza di operatori e degli altri pazienti» si è «attivato per avere la presenza della polizia anche nelle ore notturne». E c'è il problema della lontananza della guardiola. Anche su questo aspetto il manager è passato ai fatti. «Ho parlato con il dirigente del commissariato Monteverde, Mario Viola, per trasferire il posto di polizia all'interno del Pronto soccorso».

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