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Pambianchi tra 2 mesi a processo

Il presidente della Confcommercio Roma Cesare Pambianchi

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Inizierà il 15 novembre il processo nei confronti del presidente uscente di Confcommercio Cesare Pambianchi, indagato nell'ambito di un'inchiesta su una presunta maxi evasione fiscale da 600 milioni di euro realizzata attraverso il trasferimento all'estero di società in stato prefallimentare. Il gip Giovanni De Donato avrebbe accolto la richiesta di giudizio immediato nei suoi e nei confronti di altre nove persone. Una procedura questa che permette di saltare la fase dell'udienza preliminare e di andare direttamente al dibattimento. Il giudizio immediato era stato sollecitato dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Maria Francesca Loy, ritenendo la «prova evidente». L'inchiesta in questione è costata a Pambianchi, e ad altre 40 persone, l'arresto il 14 giugno scorso perchè accusate, a seconda delle singole posizioni, di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, riciclaggio e reati tributari. Secondo la ricostruzione dell'accusa, per agevolare l'attività illecita dei gruppi imprenditoriali coinvolti, Pambianchi e «soci» avrebbero incassato in nero compensi per alcuni milioni di euro. Tre gli scopi perseguiti dall'associazione per delinquere secondo chi indaga: la sottrazione fraudolenta dal pagamento di ruoli esattoriali (per 600 milioni di euro) mediante distrazione di beni; l'autofinanziamento attraverso operazione di leasing; il riciclaggio o il reimpiego di beni e denaro.

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