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La fontana del Moro di piazza Navona, a Roma, sfregiata da un vandalo

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{{IMG_SX}Quindici giorni per restaurare la fontana del Moro sfregiata dal vandalo a piazza Navona. Ieri mattina i tecnici della Sovrintendenza comunale e l'assessore alla Cultura Dino Gasperini hanno dato il via ai lavori. Il costo non è eccessivo, si tratta di qualche migliaio di euro, quasi sicuramente non più di diecimila. I due draghetti alati che sono stati staccati, infatti, non fanno parte dell'opera originaria di Della Porta e del Bernini ma sono stati aggiunti dopo. Per l'esattezza nel 1874 quando furono installati i quattro mascheroni ornamentali. Il restauro è iniziato con lo svuotamento della fontana, il recupero di piccolissimi pezzi andati in frantumi e la pianificazione dell'intervento. I due draghetti sono stati staccati praticamente di netto. Il vandalo, nonostante abbia impiegato pochi secondi per spaccare il mascherone, ha agito con estrema precisione. Il lavoro dei restauratori non sarà particolarmente complicato. La durata dipenderà anche dalla temperatura dei prossimi giorni visto che si potrà lavorare solo nelle ore in cui il sole non batte sulla fontana. Gasperini è tranquillo: «I pezzi da riattaccare ci sono tutti. L'unica anomalia erano dei frammenti di malta che probabilmente appartengono al sampietrino usato dal vandalo». Il dirigente dell'unità monumenti della Sovrintendenza, Francesco Giovannetti, ieri mattina alle 9,30 è entrato nella vasca senz'acqua per valutare l'intervento: "I due draghetti alati verranno rimessi valutando il tipo di malta o stucchi da utilizzare. Si reinseriranno dei microframmenti in marmo mancanti. Sarà necessario inserire delle barre metalliche come perni. I restauratori dovranno lavorare quando il monumento è in ombra". È inutile la polemica del consigliere provinciale Pd Giuseppe Lobefaro: "Auspichiamo che i restauri della Fontana del Moro comincino al più presto. Non si è ancora visto nessuno a parte i turisti e i cittadini che fotografano lo sfregio, immortalando l'abbandono di Roma". Una critica a dir poco fuori tempo, visto che il restauro vero e proprio, con i pezzi da "incollare", non poteva iniziare ieri. Prima infatti deve essere fatta la repertazione di tutti i frammenti da riparare in laboratorio. Poi, nei prossimi giorni, una volta scelti i materiali e definita la tecnica da utilizzare, verranno reinseriti. In risposta a chi ha criticato la sorveglianza di piazza Navona, l'assessore Gasperini ha ricordato che il vandalo è stato preso proprio grazie alle telecamere che tengono d'occhio i monumenti. Anche perché «siamo in una città reale - ha aggiunto - e non in un film come Minority Report dove esistono i precog (veggenti che predicono i reati, ndr). Può succedere che un folle danneggi un monumento. Però, quando succede, la reazione deve essere immediata e mi sembra che questa volta ci sia stata».

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