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I bulli del bus colpiscono ancora

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Passeggeri alla stazione Termini a Roma

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Ubriachi, teppisti, «portoghesi» dal pugno facile. Autisti e controllori dell'Atac sono finiti nel mirino dei violenti due volte nel giro di poche ore. E se la tendenza del 2001 verrà confermata nel secondo semestre dell'anno, le aggressioni raddoppieranno, o quasi, raggiungendo quota 200. Un fenomeno che sta spingendo l'azienda e il Campidoglio ad adottare adeguate contromisure. Il primo episodio è avvenuto sabato in piazza dei Cinquecento. Un ecuadoregno di 36 anni, che aveva alzato il gomito, ha picchiato due autisti. L'uomo, che poi è stato bloccato dai carabinieri della Stazione Mobile, denunciato e rimesso in libertà, è salito su un bus fuori servizio al capolinea di Termini. I due dipendenti Atac l'hanno invitato a scendere. Ma, mentre usciva, lo straniero si è voltato e ha sferrato un diretto al volto a uno di loro. Quindi ha riservato lo stesso trattamento al secondo e si è dato alla fuga. I militari lo hanno inseguito e fermato. Secondo l'ecuadoregno, gli impiegati gli avrebbero preso il cellulare e lo avrebbero sbattutto in terra, rompendolo. I conducenti sono stati medicati al pronto soccorso dell'Umberto I. Al primo sono state riscontrate contusioni al volto, alla mano e al ginocchio (10 giorni di prognosi) e al secondo un trauma al gomito, con prognosi di tre giorni. Dopo la stazione Termini è toccato a Corso Vittorio Emanuele. Qui un gruppo di turisti siciliani ha picchiato un controllore salito sul 62. Il «verificatore» aveva chiesto i documenti ai passeggeri pizzicati senza biglietto. I portoghesi siculi, per tutta risposta, lo hanno preso a spintoni e uno di loro ha pensato bene di rifilargli un cazzotto in faccia. Quindi sono scappati, approfittando delle porte aperte dal conducente per non coinvolgere gli altri viaggiatori nel parapiglia. Il «pugile» è stato rintracciato più tardi dagli agenti del commissariato Trevi in un campeggio sull'Aurelia. Riconosciuto dalla vittima, il quarantaquattrenne, in vacanza a Roma con la famigliola, è stato denunciato per aggressione e lesioni a pubblico ufficiale. Fin qui la cronaca recente. Ma analizzando le statistiche dell'ultimo triennio emerge che quest'anno le aggressioni (categoria che comprende percosse, ingiurie verbali, minacce, lancio di oggetti contro i mezzi Atac e danneggiamento degli stessi) sono in aumento. Se nel 2009 ne sono state registrate 137 e nel 2010 136, i primi sei mesi del 2011 hanno già fatto toccare quota 110. Se continuerà così, dunque, supereremo i duecento a fine dicembre. I bulli del bus agiscono in modo omogeneo in tutti i quartieri, anche se l'ultimo semestre ha «privilegiato» la zona Est della città (23 casi a San Vittorino, Torre Maura, Tor Bella Monaca) e il Centro, con 18 episodi dall'inizio dell'anno. Le tipologie più frequenti sono legate a liti per il traffico con automobilisti (34% nel 2010 e 22 nel 2011) e al lancio di sassi, uova, bottiglie contro i mezzi (46% nel 2010 e 35 nel 2011). Per proteggere cittadini e dipendenti Atac è allo studio un progetto che dovrebbe coinvolgere carabinieri e poliziotti in pensione, così da non richiedere un'eccessivo stanziamento di fondi. Si è parlato anche di cabine "protette" per gli autisti e di telecamere a bordo. Ma il fenomeno non può comunque essere sottovaluitato. "C'è purtroppo una crescita dell'aggressività metropolitana che coinvolge anche il trasporto pubblico - osserva il delegato alla sicurezza di Alemanno Giorgio Ciardi - Ovviamente per i mezzi pubblici è necessario un intervento specifico. E ci stiamo lavorando".

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