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Palestre per vip spacciate per associazioni sportive dilettantistiche

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Ovvero:pochi oneri, molti guadagni in cassa. Le società scoperte dalla Guardia di finanza di Roma l'avevano studiata bene: figurare club riservati ai soci per godere delle agevolazioni fiscali, ma in realtà palestre e centri benessere gestiti come vere e proprie imprese private. Bilancio: ventiquattro circoli irregolari (diciotto solo a Roma, circa 24 mila frequentatori in tutto), sette evasori totali, soldi sfuggiti al fisco per circa 12 milioni di euro, Iva evasa per quasi 1,4 milioni, otto responsabili denunciati alla magistratura per reati fiscali. Le zone battute dai finanzieri: Nomentano, Salario, Parioli, Laurentino, Decima e Mostacciano. Spesso i titolari sono risultati anche istruttori nella stessa palestra. Poche le donne. Diversi invece i dipendenti assunti e sottopagati in nero, tutti italiani. Così oltre ai soldi non versati al fisco, i centri dovranno saldare il conto anche agli addetti. Gli uomini del colonnello Davide Cardia ci hanno messo un anno per stringere il cerchio attorno agli evasori. Si sono "infiltrati": si sono iscritti ai sedicenti circoli, hanno frequentato le palestre e i centri benessere e hanno verificato che le cose non andavano come dovevano, ma si svolgevano come in una normale impresa. Accertando una doppia violazione: omettere all'iscritto le comunicazioni che spettano a un circolo e godere in contabilità delle agevolazioni riconosciute alle associazioni sportive dilettatistiche. Per esempio, il socio dovrebbe conoscere gli organi direttivi del circolo, sapere quando viene indetta l'assemblea dei soci, essere messo a conoscenza del rendiconto, del bilancio. Invece niente di tutto questo. I gestori incassavano solo i vantaggi fiscali di figurare associazione sportiva, il 40 per cento dei loro guadagni veniva messo in tasca e non versato al fisco. Una bella cifra. I finanzieri precisano che per la maggior parte dei casi non dovrebbero esserci conseguenze penali, provvedimenti che scattano solo se il reddito annuale della presunta associazione supera i 150 milioni di euro. Quando i militari hanno rivelato il loro vero volto e hanno presentato il conto, i titolari non sarebbero apparsi stupiti più di tanto. Infatti le conseguenze per simili raggiri della norma non spaventano. L'attività continua a rimanere aperta e potrà continuare l'attività sportiva. I vip non perderanno la loro forma fisica.

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