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E Guidonia sogna la grande espansione

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Èquesta la proposta «choc» dell'assessore al Bilancio del Comune di Guidona Montecelio Adriano Mazza, che va contro alla guerra scatenata da tutti i piccoli comuni della Provincia contrari invece alla prima versione della manovra bis del governo che li avrebbe cancellati e accorpati. «L'epoca dei Comuni è finita» sentenzia Mazza e rilancia: «Per investire sul futuro e sui servizi occorrerebbe unire i territori economicamente e culturalmente omogenei». Secondo lui, infatti, si potrebbe pensare a creare un unico comune accorpando Guidonia, oltre 90mila abitanti, a Mentana (oltre 16mila) e a Fonte Nuova (quasi 23mila). «In questo modo - spiega l'assessore - si ridurrebbero i costi di amministrazione, che a Guidonia si aggirano intorno ai 500 mila euro annui e si potrebbe pensare ad una progettualità comune. Queste tre città - continua - sono omogenee sotto ogni punto di vista e, insieme, acquisterebbero maggior forza e minore dispersione delle risorse. Penso per esempio ai progetti sulla viabilità, alla produzione industriale». Per il momento, però, si tratta solo di un'idea: «Non ne ho ancora parlato con il sindaco Rubeis - dice Mazza - ma a breve sarà necessaria una riforma strutturale. Il rischio di recessione è reale: nel 2012 sarà quasi impossibile chiudere il bilancio e nel 2013 saremo costretti, poiché il governo ce lo consente attribuendo ai comuni anche poteri di natura tributaria, ad aumentare le tasse». E perché non unire eventualmente anche la vicina Tivoli? «Non ho considerato Tivoli nel mio ragionamento perché parlo di macro aree omogenee, con identiche vocazioni. Per come la vedo io - conclude l'assessore - Tivoli ha una vocazione tutta sua, soprattutto turistica con caratteristiche culturali proprie».

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