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Blitz del Comune tra i Rom della Magliana

Campo nomadi

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Blitz della Sala operativa sociale del Comune in via della Magliana, nell'ex stabilimento nautico «Vela de Mar», dove da metà agosto si sono sistemati oltre quaranta rom romeni. «Aspetto di ricevere la relazione della Sala - dice l'assessore ai Servizi sociali e vicesindaco di Roma, Sveva Belviso - poi si vedrà il da farsi». E spiega: «Se c'è un reale rischio igienico-sanitario sarà allertata l'Azienda saniaria locale di competenza. Inoltre - aggiunge - sarà coinvolta anche l'Acea per verificare queste persone come si servono di acqua ed eventualmente di energia elettrica. Comunque - precisa l'assessore - lo sgombero è da escludere: ai vigili urbani del XV Gruppo non risulta che il titolare del capannone abbia presentato denuncia per occupazione. Se li mandassimo via sarebbe come cacciare da casa l'ospite del proprietario». E allora devono aspettare i residenti alla Magliana che speravano di non vedere più la quarantina di rom nell'ex stabilimento nautico e i quasi cento bosniaci comparsi poco dopo con auto scassate e furgoni parcheggiati davanti ai supermercati. Lo sgombero non ci sarà. I nomadi romeni lo avevano detto: «Siamo qui perché il proprietario dello stabilimento ci ha detto che possiamo restare a condizione che non sporchiamo e non creiamo problemi. Con noi ci sono anche una ventina di bambini, non sappiamo dove andare a dormire, per cui non è nostra intenzione rendere il clima teso coi residenti». Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Villa Bonelli del comandante Pietro Bernardo hanno identificato i rom denunciandoli per invasione di edificio. E hanno continuato a controllare. Soprattutto l'attività dei nuovi arrivati in zona, per capire cosa fanno per guadagnare i soldi che spendono. In un appartamento a poca distanza i militari hanno trovato alcune ragazze sospettando il peggio, come lo sfruttamento della prostituzione. Ipotesi da accertare. Anche perché se i carabinieri indagano, i rom romeni fanno cattivi pensieri sugli slavi che si sono piazzati davanti al capannone: «Non sospettate di noi - dicono - guardate gli altri, quelli sì». Le prospettive non sono rosee. Il clima potrebbe farsi teso con la prossima apertura delle scuole. Davanti a «Vela de Mar» c'è la media del «Quadrararo», già rimasta senz'acqua perché qualche predone tra i nomadi si è attaccato abusivamente alle manichette del servizio idrico lasciando a secco il custode della scuola e la sua famiglia.

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