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Il mini-sicario di Morena ha sparato per uccidere

Rilievi dei carabinieri sul luogo del dilitto di Morena, davanti alla pizzeria Jolly

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Non è stato uno scambio di persona. Non si è trattato di un «avvertimento» al proprietario della pizzeria. E il killer non ha sparato per «gambizzare» o ferire in modo leggero. Ha sparato per uccidere. Si va per esclusione nelle indagini sull'omicidio di Edoardo Sforna, il diciottenne freddato con un colpo di semiautomatica calibro 7,65 martedì sera davanti alla pizzeria di Morena nella quale lavorava come fattorino. I carabinieri del nucleo investigativo di Frascati non riescono ancora a trovare un movente, a dare un senso a questa morte apparentemente assurda e inspiegabile. In attesa dell'autopsia, comunque, hanno precisato che Dodo, così lo chiamavano gli amici, non è stato raggiunto da un secondo proiettile alla gamba, come scritto da alcuni quotidiani ieri. L'unico colpo, mortale, che il sicario, giovanissimo e biondo, è riuscito a mettere a segno sui quattro esplosi gli è penetrato nel petto all'altezza dello sterno. Il pm Barbara Sargenti, titolare del fascicolo processuale aperto per omicidio volontario, ha ascoltato ieri due testimoni oculari, che hanno ricostruito la dinamica del delitto. Gli investigatori non possono contare neanche su immagini delle telecamere perché il centro commerciale dove si trova la pizzeria «Jolly» ne è sprovvisto. Le indagini, dunque, procedono a 360 gradi, come si dice in gergo. Scarsi gli elementi che, per ora, è possibile approfondire. Quattro adolescenti che stavando mangiando una «margherita» si sarebbero allontanati in direzione del vicino albergo subito dopo la sparatoria. E non si può neanche escludere che Edoardo abbia visto o sentito qualcosa che non doveva durante la consegna di una pizza a domicilio. Alcuni amici avrebbero riferito che, negli ultimi giorni, si guardava intorno, come se temesse qualcosa. Ma se è vero e non è una ricostruzione a posteriori, non si era confidato con nessuno. Poco credito viene dato anche alla pista della droga. La vittima non ne faceva uso, e tantomeno la spacciava, giura chi la conosceva. Pure gli accertamenti sul titolare del locale, un egiziano, avrebbero dato esito negativo. E lo stesso straniero ha ripetutto che non riesce a spiegarsi i motivi dell'esecuzione. Insomma, di certo c'é solo che Edoardo è morto.  

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