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Far west nella notte Un ferito a Centocelle

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Spari nella notte. Prima a Centocelle, poi a San Lorenzo. In un caso i proiettili esplosi hanno raggiunto l'obiettivo, un marocchino con precedenti per droga rimasto ferito al volto. Nell'altro, l'unico elemento utile nelle mani degli investigatori è rappresentato da cinque bossoli trovati sull'asfalto. I due episodi non sarebbero collegati. Ma una cosa è certa: per le strade della Capitale si spara sempre più spesso. E il movente è sempre la droga. Non è ancora scoccata la mezzanotte quando gli abitanti di via Fiuggi sentono due deflagrazioni. Qualcuno alza il telefono e chiama il 112. Poco dopo sul posto arrivano i carabinieri della compagnia Casilina diretti dal capitano Domenico Albanese. Alcuni testimoni riferiscono che c'era stata una lite fra due persone a piedi e una a bordo di una «Marea weekend» bianca. L'uomo in auto, poi, aveva premuto due volte il grilletto di una semiautomatica, colpendo al viso uno dei due «pedoni». I carabinieri hanno rintracciato il ferito al Policlinico Casilino. È un giovane marocchino. Non è grave. Non ha fornito notizie utili alle indagini e sarà ascoltato nuovamente. Sul luogo della sparatoria i militari hanno sequestrato anche un panetto di hashish da un chilo, lasciato sul selciato da uno dei tre, e due bossoli calibro nove. Probabilmente era in corso uno scambio droga-soldi, l'acquirente e lo spacciatore non si sono messi d'accordo e quello sulla Marea ha sparato. La traiettoria seguita dal proiettile, infatti, è dal basso verso l'alto. La Fiat, che aveva i numeri di targa coperti da un adesivo di una ditta di traslochi, è stata ritrovata a un chilometro e mezzo circa di distanza, in via dei Gordiani. Verso l'una il silenzio dell'afosa notte agostana viene spezzato nuovamente. Questa volta le esplosioni sono cinque e teatro della sparatoria è il quartiere di San Lorenzo. Interviene la polizia su segnalazione di un cittadino al 113. Gli agenti delle «volanti» trovano cinque bossoli di pistola calibro 7,65 in via degli Enotri. Ma non ci sono feriti. E tantomeno droga abbandonata per terra. Si ipotizza che i colpi abbiano avuto una funzione intimidatoria. Indagano gli uomini del locale commissariato diretti da Giovanna Petrocca.

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