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Cercano il coltello spunta un arsenale In fondo al fiume un mitra e 8 pistole

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Isommozzatori del nucleo subacqueo dei carabinieri impegnati nelle ricerche dell'arma da taglio utilizzata per l'omicidio di Stefano Suriano, hanno trovato un fucile mitragliatore, sette pistole semiautomatiche, una pistola a tamburo, un serbatoio per arma lunga vuoto, 90 cartucce calibro 9, 50 cartucce calibro 38 special. Il pessimo stato di conservazione delle armi, per il periodo prolungato durante il quale sono rimaste immerse nelle acque del fiume, non ha consentito di poter risalire a marca, modello e matricola delle stesse che, comunque, non sono funzionanti. Le armi erano sul fondale del fiume a circa due metri di profondità a ridosso del ponte di via di Tor Cervara, all'interno di una sacco di nylon che si era ormai deteriorato. Le armi, sequestrate, verranno inviate, al Ris di Roma per gli accertamenti tecnici di laboratorio. Secondo i carabinieri, ad un'analisi superficiale sembrerebbe che quelle armi non fossero lì da troppo tempo: al massimo un anno o due. Inoltre, si considera la possibilità che quel punto del fiume possa essere un luogo abituale per la criminalità locale dove sbarazzarsi delle armi. Ma potrebbe anche darsi che l'arsenale conservato nel sacco di nylon fosse stato nascosto sott'acqua con l'intenzione di recuperarlo per l'occorrenza.

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