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Un'altra lunga, buia notte, quella alla Pisana per l'approvazione dell'assestamento del bilancio

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Chesi è conclusa, più o meno, come quella sul Piano Casa. Un maxiemenamento che di fatto ha chiuso il dibattito e portato a casa il risultato. Non è stato così semplice però. Sul piatto non solo i soldi ma equilibri politici saltati e ricomposti e poi, ancora, risaltati fino alla «bandiera bianca», ovvero il rinvio di quell'altro piatto (pesantissimo) della bilancia che era stato messo prima del bilancio: le 138 nomine delle aziende e degli enti di competenza del Consiglio. Tra le più importanti le Ater (le aziende territoriali per l'edilizia residenziale pubblica), l'Asp (l'azienda di sanità pubblica), gli Enti Parco. In tutto 138 cariche ferme da mesi. A poco sono servite le riunioni tra una sospensione e l'altra dei lavori dell'aula. Il confronto poi si è spostato sulla manovra finanziaria. Il maxiemendamento, secondo i bene informati, sarebbe stato scritto soltanto con alcuni, selezionati, esponenti della maggioranza e (per stanchezza) portato in aula e chiamato a votazione prima che venisse distribuito ai consiglieri, un inconveniente evitato dall'intervento di Storace. Del resto si era già a tarda notte e i consiglieri regionali erano ben provati da giorni di maratona del piano casa. Ma il passaggio non è andato affatto a genio, non solo all'opposizione, ma a diversi (e non pochi) consiglieri della maggioranza. A partire da quelli della Lista Polverini, già indebolita dall'ultima vicenda del consigliere Vicari che ha aderito ai cristiano popolari di Baccini pur rimanendo nel gruppo della presidente. Fatto questo che l'avrebbe infastidita non poco. Un altolà, quello dei consiglieri di Lp seguito dai colleghi dell'Udc che si sono resi conto di non avere alcun testo sul quale confrontarsi. Stessa musica per Pdl e Mpa. Tanto che, il consigliere Rocco Pascucci del MpA diffonde una durissima nota stampa: «Ho voluto mandare un segnale alla presidente Polverini non votando a favore dell'atto finale del Bilancio dopo le due votazioni a favore sulle disposizioni generali e sul coordinamento formale. La Regione Lazio - dice Pascucci - ha un bilancio come quello del Belgio, e la presidente Polverini non può pensare di gestirlo facendo di testa sua, ignorando le istanze degli alleati. Per quanto concerne l'Mpa non siamo più disponibili ad assecondare questa condotta. Da oggi è finita l'epoca della responsabilità e se la Presidente vorrà il nostro voto in aula si dovrà ragionare insieme, di volta in volta, sulle decisioni da prendere». Per un pezzo che scricchiola via ce n'è forse un altro che si ricompone. La stretta di mano tra il consigliere Pdl Andrea Bernaudo (ex Lista Polverini) e la presidente per l'inserimento nel subemendamento della norma sulla prevenzione e diagnosi precoce della celiachia, cavallo di battaglia dell'esponente azzurro può forse ricomporre la frattura di qualche mese fa. Il clima generale resta tuttavia tesisissimo. Una tensione tale che, forse, è all'origine dell'indisposizione che ieri ha fatto annullare la conferenza della Polverini con l'assessore Cetica proprio per presentare la manovra di bilancio. Con il voto dell'assestamento comunque il Consiglio regionale chiude per ferie. Ma non si esclude affatto un altro blitz proprio sulle nomine che possono essere effettuate con decreto del presidente del Consiglio. E c'è chi dà pure la data: la notte tra lunedì e martedì. In molti a questo punto resteranno svegli. Un dato, al momento è certo. Astral (Luzzi presidente) e Cotral (Palozzi presidente). Su queste due nomine la Polverini avrebbe dato il via libera prima della pausa estiva.

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