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Odissea del 118 per salvare un ciclista

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Lacolonnina «Sos» non funzionava barre fisse di interdizione alla pista che hanno costretto il personale del 118 ad arrivare a piedi con la barella. Lo denuncia l'associazione BiciRoma a cui aderiscono oltre 6500 appassionati. «Verso le 10.20 sulla ciclabile che scorre lungo il Tevere - sottolinea l'associazione fondata e presieduta da Fausto Bonafaccia - un ciclista è stato colto da malore ed è caduto a terra dove è rimasto per oltre mezz'ora senza alcun soccorso se non quello di altri ciclisti intervenuti. Gravissima la situazione delle colonnine Sos non funzionanti dalle quali gli altri ciclisti hanno inizialmente provato a chiamare i soccorsi per poi rivolgersi al 118 che però non avendo indicazioni sul chilometraggio ha avuto diffico9ltà a trovare il punto di accesso alla ciclabile più vicino al luogo dell'incidente. L'ambulanza inoltre non ha potuto avvicinarsi al punto esatto dove era il ciclista a causa delle sbarre di interdizione fisse che hanno permesso di raggiungere, con la barella, solamente a piedi il malcapitato». «Da tempo abbiamo denunciato - aggiunge l'associazione - il mancato funzionamento delle colonnine Sos realizzate dal Municipio Roma XII a seguito del tragico episodio dell'agosto 2007 quando fu aggredito brutalmente Luigi Moriccioli causandone dopo 60 giorni la morte. Il ciclista è stato trasportato all'ospedale S. Eugenio per accertamenti».

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