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Gianni e Renata ai ferri corti

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Nuovoincidente diplomatico in Consiglio regionale. La maratona per l'approvazione del Piano casa provoca l'ennesimo cortocircuito istituzionale. Protagonisti i soliti noti: Gianni Alemanno e Renata Polverini. Dopo la faticosa approvazione dell'articolo 1, l'Aula della Pisana doveva iniziare ieri la votazione degli articoli 2 e 3. Due norme sulle quali il sindaco Alemanno ha fatto proporre diversi emendamenti dai consiglieri regionali Pdl per rafforzare Roma Capitale. Emendamenti che però non sono andati giù alla Polverini, tanto che la giunta ha pronto un maxiemendamento che cancella ogni riferimento a Roma nel Piano Casa. Cosa c'è sotto? Soldi. Nell'assestamentro di bilancio la Regione ha tolto 15 milioni di euro destinati a Roma per le periferie. Finanziamento già previsto in bilancio e introdotto dall'allora assessore della giunta Marrazzo Nieri (Sel). Ma ciò che è stato dato quasi due anni fa ad Alemanno dal centrodinistra viene tolto oggi dal centrodestra. Secondo motivo di scontro, l'emendamento caro al sindaco sui relitti industriali della periferia capitolina. Alemanno avrebbe voluto inserire il cambio di destinazione d'uso con il 25% di housing sociale, soluzione fatta per tantissime altre situazioni. E invece niente. Però c'è stato posto per cave, impianto sciistico del Terminillo e Porto di Montalto di Castro. Insomma, l'ennesimo scontro si è consumato. E stavolta neanche troppo velatamente. Diversi consiglieri testimoniano di aver visto discutere la governatrice Polverini (piombata alla Pisana per cercare di sbrogliare la fase di stallo) con il capogruppo Pdl fedelissimo di Alemanno Franco Fiorito, al quale avrebbe esclamato: «M'avete rotto voi e Roma...» Già durante l'approvazione del bilancio, lo scorso 23 dicembre, si era verificato uno scontro simile. Stessi protagonisti (Gianni e Renata) stessi motivi (soldi e poteri a Roma), stesso esito (diplomazie al lavoro fino a notte fonda). Chissà cosa accadrà quando il Consiglio dovrà votare l'assestamento. E chissà che fine farà il secondo decreto attuativo di Roma Capitale: la bozza condivisa da Comune e Regione non è arrivata a Palazzo Chigi. Tornando al Piano casa a rendere ancora più intricata la matassa alla Pisana sono stati due emendamenti presentati dalla maggioranza e ricusati dal verde Bonelli mentre Foschi (Pd) in segno di protesta suonava la campanella del presidente Abbruzzese. Pioggia di subemendamenti (800) da parte dell'opposizione e seduta sospesa con convocazione della capigruppo mentre la Polverini presiedeva la giunta. Stallo totale fino alla ripresa dei lavori dopo la mezzanotte. Dan. Dim.

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