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E la questura arruola i commercianti come sentinelle

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Confcommercio,Confesercenti, Cna e le altre associazioni di categoria, che hanno partecipato ieri all'incontro a porte chiuse con il questore per la questione sicurezza, potranno segnalare, in modo anonimo, tutti i casi di loro conoscenza riguardanti attività sospette di legami con la camorra o il mondo dell'usura, ma potranno dare anche dei suggerimenti importanti per stipulare, ad esempio, protocolli d'intesa che interessino aree a rischio e non solo, tali da coinvolgere imprenditori e forze dell'ordine. Massima disponibilità dunque a collaborare da parte dei vertici della questura, con chi sta vivendo in questi giorni con più preoccupazione l'escalation a Roma di episodi legati alla criminalità, ovvero proprio commercianti e imprenditori. «L'incontro ha ribadito la sinergia che deve esserci tra la nostra categoria e le forze dell'ordine - racconta il vicepresidente della Confcommercio Roberto Polidori - è stato poi molto importante che il questore abbia ricordato che non c'è a Roma un incremento dei reati, ma anzi dai dati illustrati questa mattina (ieri ndr), una loro diminuzione». Un incontro di dialogo anche secondo il vicedirettore della Confesercenti Roma Antonio Ciavattini, che punta però a ribadire come «le forze dell'ordine devono concentrarsi di più sui reati economici e quelli riferiti all'usura, sebbene la mia opinione è che stiano già facendo un ottimo lavoro per assicurare la tranquillità del nostro territorio». Soddisfatto Erino Colombi, Presidente della Cna di Roma, che dichiara «apprezzamento per l'operato della Prefettura, in merito alle operazioni messe in atto per fronteggiare i casi di mafia e camorra in città».

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