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Colpo grosso al Babuino

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Via del Babuino, rapina in gioielleria (foto Gmt)

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L'agente della «scientifica» pennella la vetrina con cura. I due banditi potrebbero aver lasciato le loro impronte entrando nella gioielleria, prima di arraffare il bottino e darsi alla fuga a piedi per i vicoli del Centro. I curiosi di passaggio si fermano e chiedono che cosa è successo. È successo che ancora una volta i rapinatori sono entrati in azione nel salotto buono della Capitale, tra plotoni di turisti in marcia compatta sui marciapiedi, poliziotti che presidiano le sedi istituzionali e vigili urbani impegnati a districare gli ingorghi causati dai numerosi lavori in corso. Via del Babuino, ore 13,10. Due uomini, italiani, uno vestito di bianco con il berretto da baseball e l'altro con folti baffi neri (forse finti), entrano al civico 47, dov'è c'è la gioielleria D'Avossa. Un negozietto piccolo con due vetrine. Dentro c'è solo la commessa. I due la minacciano con un coltello: «Sta' buona e zitta, altrimenti t'ammazziamo», le dicono. Poi l'ammanettano, le mettono un cerottone sulla bocca e la chiudono nella toilette. La coppia di malviventi s'impadronisce dei preziosi custoditi nella cassaforte e anche di quasi tutti quelli esposti. Quindi si dà alla fuga, presumibilmente a piedi. Quando la commessa si libera e chiama il 113, sul posto accorrono le volanti, seguite a ruota dalle auto della Mobile. I poliziotti bloccano via del Babuino dal lato di piazza del Popolo. Ma è troppo tardi. I banditi hanno già fatto perdere le loro tracce. «Si sono presi tutto, tutto - ripete disperata la proprietaria dell'esercizio, Maria Rosaria D'Avossa - Non mi avevamo mai derubato prima. Che danno hanno fatto? Il valore del materiale portato via si aggira sui due milioni di euro. E non sono neppure assicurata...», conclude la donna. Sempre ieri, verso le 10,30 due rapinatori hanno messo a segno un colpo in una banca di via Arenula, non lontano dal ministero della Giustizia. Secondo la descrizione di alcuni testimoni, potrebbero essere gli stessi della scorribanda in via del Babuino. E risale ad appena una settimana fa la rapina portata a termine da un falso prete armato di pistola nella celebre gioielleria Eleuteri in via dei Condotti. Un segnale evidente che la crisi economica sta rendendo più audace la criminalità.

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