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Sei gli aggressori di Alberto e uno già chiede la libertà

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Via Leonina, i luoghi dell'aggressione ai danni di Alberto Bonanni (nella combo in una foto tratta dal suo profilo Facebook) a Rione Monti (Foto Gmt)

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Alberto Bonanni non è stato aggredito soltanto da Perozzi e D'Alise. Secondo il pm ha partecipato anche Bottigliero. Ma non solo. La polizia ha ascoltato molti testimoni presenti a Monti al momento del pestaggio del musicista. E, in base alla loro ricostruzione, gli aggressori sarebbero sei. Quattro avrebbero materialmente colpito con calci e pugni il chitarrista che sta lottando tra la vita e la morte, e altri due, invece, amici dei primi, avrebbero assistito senza impedire che il giovane musicista venisse picchiato tanto da farlo finire in coma profondo. Gli inquirenti, infatti, conoscerebbero già i nomi e i cognomi degli altri tre ragazzi che facevano parte del gruppetto di aggressori e non è escluso che nelle prossime ore possano essere presi altri provvedimenti da parte dell'autorità giudiziaria. Continuano dunque a sfilare di fronte a pm e investigatori i testimoni dell'aggressione: alcuni di loro avrebbero anche ripreso quei tragici momenti con un telefono cellulare. Il video, insieme a quello registrato da una telecamera installata su un edificio e che inquadrava il luogo del pestaggio, sarà messo a disposizione della difesa dei ragazzi una volta che si rivolgeranno ai giudici del Riesame. Proprio stamattina, infatti, il difensore di D'Alise, l'avvocato Fabrizio Gallo, presenterà l'istanza di scarcerazione per il giovane che ha confessato di aver sferrato un calcio in testa a Bonanni quando si trovava gia in terra. Il giudice per le indagini preliminari Valerio Savio, nelle dieci pagine di ordinanza di custodia cautelare emessa dopo la convalida degli arresti per Perozzi e D'Alise, ha scritto che era necessaria la misura restrittiva poiché attraverso l'uso di «apparecchiature telematiche» i due indagati «possono contattare i concorrenti nel reato ancora non attinti dalle indagini e potenziali soggetti che gli inquirenti potrebbero dover ascoltare e questi potrebbero influire sulle loro deposizioni». Una frase che confermerebbe la caccia degli investigatori e della procura ad altri responsabili. Intanto oggi sarà interrogato dal gip il terzo indagato, Gaetano Brian Bottigliero, considerato dagli inquirenti il giovane che avrebbe colpito con il casco il chitarrista, nel carcere di Regina Coeli. Lo stesso ragazzo, però, quando è stato fermato dalla polizia, ha subito respinto qualsiasi responsabilità, sostenendo di non aver partecipato all'aggressione di Bonanni. Parole che dovrebbe confermare oggi al giudice.

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