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Dall'inglese ubriaco a Campo de Fiori alle botte a Monti

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.Sono tutti i quartieri della movida romana a finire nel mirino della sicurezza. Nonostante la maggior parte delle zone del divertimento notturno siano al centro della Capitale, episodi di vandalismo e teppismo non mancano. Risse tra ragazzi ubriachi, accoltellamenti tra «rivali» in amore, piccole bande di estremisti e «branchi» che ne approfittano per rapinare i turisti. Certo, gli episodi di violenza riguardano una minoranza tra migliaia di giovani, ma i rischi restano. Dove c'è la movida si può finire sulle pagine «nere» dei giornali. E a volte, come successo al musicista in coma Alberto Bonanni, una semplice protesta di un residente per il chiasso in strada, finisce in tragedia. Tra le zone scelte dai giovani per passare le serate, finite spesso sotto osservazione da parte delle forze dell'ordine, c'è San Lorenzo, i quartieri Testaccio, Trastevere e Pigneto, dove sorgono centinaia di pub, ristoranti e night club. Un capitolo a parte va dedicato a Campo de' Fiori dove, nonostante le ordinanze anti alcol e la lotta allo spaccio di stupefacenti, è ormai troppo spesso un'area al centro delle polemiche. L'ultimo episodio eclatante è del marzo scorso quando Daniel, un inglese di 21 anni, è in mezzo alla piazza nudo e barcollante con la folla che resta a guardarlo. Finché viene pestato da tre teppisti. Sempre a Campo de' Fiori, a marzo 2010, uno studente americano di 19 anni è accoltellato più volte al torace. Raccontò di essere stato derubato del portafogli da un gruppo di sei-sette sudamericani. Pochi giorni prima, nello stesso rione, a causa dei fumi dell'alcol, una furibonda lite davanti a un pub finisce con l'arresto di due americani. A Monti, invece, l'ultimo episodio eclatante avvenne nell'agosto 2009, quando vengono feriti due residenti, picchiati e accoltellati perché decidono di scendere in strada per difendere in piazza degli Zingari un giovane aggredito.

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