Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Silvia Mancinelli Ore, giorni addirittura, passati fuori casa.

default_image

  • a
  • a
  • a

Abbandonatoin un garage fetido, tra l'immondizia e gli escrementi. Lasciato a digiuno, sporco, spesso costretto a girare nudo nel cortile condominiale sotto gli sguardi basiti e preoccupati degli inquilini della stessa palazzina al 106 di via Ricadi, al Centro Giano. Sono stati proprio loro, spaventati dalle urla disperate del ragazzo, a chiamare l'altro ieri all'alba i carabinieri. Aldo, 56 anni, romano già noto alle forze dell'ordine per il suo carattere violento con il quale terrorizzava la ex moglie e i vicini di casa, è stato trovato poco dopo al bar e arrestato mentre alle 6,30 del mattino già ingoiava birra. Dovrà rispondere di abbandono di incapace, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Il giovane è stato affidato alla madre. «Siamo stati svegliati intorno alle 5,30 dalle grida disumane di quel povero ragazzo - spiegano gli inquilini della palazzina -. Ancora una volta solo in quel garage degli orrori lo abbiamo visto sbattere ripetutamente la testa al muro. Quando sono arrivati i carabinieri era ferito alle gambe e alle braccia, perdeva tanto sangue». «Il padre è un uomo pericoloso - dice Roberta - E' schizofrenico ma non matto, piuttosto paravento. Ci terrorizzava, ci minacciava. Voleva i soldi, provocava». «Mentre Valerio, il figlio, girava spesso nudo per il cortile lui tampinava la mia famiglia con pressanti richieste di soldi - spiega ancora Angeletta -. Sono 9 anni che vivo qui e Aldo è da sempre il nostro incubo. Tre anni fa mio marito, al ritorno dal lavoro, si è beccato un pugno in faccia per essersi rifiutato di dargli i trecento euro che chiedeva. Mio figlio è stato minacciato con un coltello alla gola per la stessa ragione». «Teneva con sé il ragazzo solo per intascarsi l'assegno di invalidità: 400, 500 euro che finivano in alcol e fumo - precisa Mario -. L'ex moglie, fuggita da quell'uomo violento, non poteva neanche avvicinarsi al garage. Quando si faceva vedere per portare la spesa e vestiti puliti al figlio, veniva picchiata e allontanata». «Per anni abbiamo avuto paura - racconta Giovanna - Anche quei cani, tanto grossi, erano sempre sciolti. L'altra mattina hanno aggredito il figlio di una coppia di vicini. Ora speriamo solo che quell'uomo sconti le sue pene e che Valerio abbia l'assistenza che non ha mai avuto». «Quanto accaduto a Vitinia è un atto aberrante» ha detto l'assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso, che annuncia che «Roma Capitale si costituirà parte civile al processo».

Dai blog