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Nomadi al voto

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Eleggerei propri rappresentanti è un fatto normale e tacito nella nostra società, ma è una vera novità se si parla di un campo nomadi. Accade a Roma, in via di Salone, uno dei campi della capitale autorizzati. «È la prima volta in Italia - spiega l'assessore ai Servizi sociali di Roma Capitale Sveva Belviso - e non so se anche a livello mondiale». Ieri mattina i nomadi del campo, 360 gli aventi diritto su un totale di 600 compresi i minorenni, si sono messi in fila. In un'ora avevano già votato in 70. «È già un bel risultato - ha commentato l'assessore - vuol dire che c'è una valenza positiva motivazionale». Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno si tratta di «una strada per responsabilizzare il popolo nomade e fare in modo che ci sia un interlocutore con cui costruire insieme progetti di integrazione e legalità». Sulla scheda elettorale ci sono 8 candidati, e le relative foto, tutti uomini, cinque dei quali saranno eletti; non saranno retribuiti, questi poi al loro interno decideranno chi sarà il presidente che avrà il compito di convocare un'assemblea ed due volte l'anno potrà promuovere incontri con l'Amministrazione capitolina. «La prossima volta - ha scherzato l'assessore - metteremo anche le quote rosa, così ci saranno anche donne candidate». Requisito per i candidati, come in tutte le elezioni che si rispettino, la fedina penale immacolata. Il loro mandato è gratuito e quindi non avrà costi per il Comune di Roma. «Praticamente i rappresentanti - ha spiegato Belviso - saranno il punto di riferimento degli abitanti del campo ma soprattutto saranno gli interlocutori istituzionali con cui come amministrazione potremo dialogare. Finalmente quando ci siederemo ad un tavolo avremo degli interlocutori che davvero rappresentano le istanze di tutto il campo e non soltanto di una parte». L'organo di rappresentanza del campo potrà anche aiutare i vari presidi a segnalare la presenza di persone non autorizzate oppure di segnalare visite di parenti e a farsi portavoce delle varie necessità che via via si presenteranno. Per il sindaco Alemanno, è «un segno importante perché dobbiamo avere davanti persone responsabili in modo tale che i campi vadano nella direzione giusta senza creare problemi ai cittadini e siano un vero strumento di integrazione. Spero - ha concluso Alemanno - che questa votazione, che andrà avanti nei prossimi giorni sia coronata dal successo: se riusciremo a farlo sarà veramente un esempio per tutte le altre situazioni in cui ci sono realtà di integrazione da completare».

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