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Medici in bicicletta col defibrillatore

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Romabrucia. E luglio è solamente alle porte. L'afa di questi giorni rischia di essere un'arma letale in particolare per gli anziani. Così, anche quest'anno, il Comune presenta il «Piano caldo»: tutte le iniziative per raffreddare le preoccupazioni dei romani più anziani alle prese con l'estate bollente. Tra le novità del 2011 la campagna «anti coccolone». Sarà inaugurata il 16 luglio in una piazza per ogni Municipio e proseguirà per due settimane nei 145 centri anziani della città. Gli over 65 verranno invitati a misurare la pressione, per prevenire uno dei malesseri più frequenti nel periodo estivo: il collasso cardiocircolatorio. Intensificherà inoltre nei mesi estivi la sua attività il centralino «Pronto nonno», servizio attivo tutto l'anno per l'assistenza socio sanitaria. Cui si aggiungerà «Angeli di Roma», progetto del Campidoglio in collaborazione con partner privati e associazioni cattoliche di volontariato. In particolare, un «Alerting System» di Telecom Italia (che mobilita anche i Pony Tim della solidarietà), avviserà in anticipo sulle giornate particolarmente afose. Il Piano caldo, illustrato dall'assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso e dal presidente della commissione Giordano Tredicine, costerà 20 mila euro. Confermata la campagna «Salta la fila», una corsia preferenziale per gli over 65 alle casse di oltre 700 farmacie e supermercati (del gruppo Tuo). Mentre la Croce rossa italiana metterà in campo in 5 ville storiche romane le CRInBICI, biciclette con a bordo un volontario dotate di defibrillatore semiautomatico. Infine, le attività motorie e di socializzazione, con lezioni gratuite di ginnastica dolce due volte la settimana nei parchi di ogni municipio. E di notte serate danzanti ed eventi musicali. Ma anche la possibilità di andare in vacanza nelle Oasi estive, con trasporto e soggiorni gratuiti. Tutto pronto per rinfrescare l'estate, dunque. Ma Tredicine lancia l'allarme: «La Regione ha tagliato fondi per la terza età e il prossimo anno potremmo avere difficoltà a mantenere i servizi attuali, se non interverranno in sede di assestamento di bilancio».

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