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L'ex patron del Torino «collabora» e torna a casa

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L'attenuazionedella misura cautelare è stata decisa dal gip. Borsano, che in passato è stato anche parlamentare nelle fila del Psi e patron del Torino calcio, è assistito dagli avvocati Bruno Assumma e Franco Oliva. Borsano è coinvolto nell'inchiesta scaturita dagli accertamenti sull'utilizzo del marchio Aiazzone. I militari della Finanza, in occasione della emissione della ordinanza di custodia da parte del giudice Giovanni De Donato, misero sotto sequestro preventivo, anche per equivalente, beni per un valore di oltre 50 milioni di euro. I domiciliari sarebbero stati disposti per Borsano grazie al contributo nelle dichiarazioni rese nell'ultimo interrogatorio, avvenuto meno di una settimana fa. Quell'atto istruttorio è stato svolto dai pm Francesca Loy, Francesco Ciardi, che sono titolari anche del fascicolo sul presidente di Confcommercio-Roma e Lazio, Cesare Pambianchi. Ulteriore punto di contatto tra le due vicende è il professionista Marco Adami (che è anche ai domiciliari).

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