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Tra Fermi, Andy Wahrol e Ungaretti i maturandi romani optano per la "dieta"

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Ragazzi impegnati in una prova degli esami di maturità

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La prima prova è andata. Gli studenti dei licei romani escono un po' provati dalle ansie della notte prima dell'esame, ma con l'aria soddisfatta per il tema. "Era "sciallo" (vuol dire "facile" in "giovanilese"). Lo dice Camilla, della III C del liceo ginnasio Visconti. "Io ho scelto la traccia sull'alimentazione". Tracce insolite, inaspettate, come dice anche Gea, che ha frequentato la III E: "Io ho scelto la traccia d'attualità su Andy Warhol e la sua massima "ognuno sarà famoso per 15 minuti". "Ho parlato di Facebook e Twitter e di come oggi tutto si giochi sul far parlare di sé, bene o male che sia, come spiegava Oscar Wilde". Giorgio, della III A, non è invece sorpreso del tema dell'analisi del testo: "Ungaretti era probabile uscisse. Anche lui ha scelto l'alimentazione: "Quello sulla fama mi tentava ma mi è sembrato rischioso, troppi rischi di cadere nel banale", ha detto. "Ho scritto, tra l'altro, che la dieta mediterranea è entrata nella lista Unesco dei beni patrimonio dell'umanità. Anche Nicola, III A, ha fatto il tema sulla dieta: "Mezza classe ha fatto il tema sul cibo. Io ho parlato del rapporto tra alimentazione e multinazionali. Il ruolo della cena come momento di confronto e di riunione della famiglia è indiscutibile. E il concetto di fast-food l'ha messo in crisi". E non sono mancate le polemiche sulla scelta di certe tracce, come quella storica: "Il tema su Hobsbawn non era fattibile. Sugli anni '70? Ma ancora non l'hanno capito che non si fa in tempo con il programma ad andare oltre la seconda guerra mondiale?". Lucas, della III E, coraggiosamente si è buttato sulla traccia politica: "Cosa sono oggi la destra e la sinistra". "Ho parlato dell'Italia, che solo con la fine della Prima Repubblica, con l'instaurarsi del bipolarismo, ha conosciuto una dialettica tra destra e sinistra. Italia che oggi, a causa della demagogia del messaggio politico trasmesso dai media, non conosce più una militanza attiva della gente". Domani invece c'è per i licei classici la prova di latino ed è totoscommesse sulla versione: "Forse uscirà Seneca, ma la nostra prof non si è pronunciata. Io preferivo uscisse greco", dice Giorgio. Bruno, della III A, spera che esca Cicerone. E Lara della III E: "Speriamo soltanto che non esca Tacito". Lei ha scelto la traccia sull'amore: "Ho sottolineato come, con l'illuminismo, il raziocinio abbia preso il sopravvento, a scapito della passione".    Al liceo scientifico Nazareno invece pochi, anzi, pochissimi hanno scelto il tema sul fisico italiano emigrato in America Enrico Fermi: "Era una traccia troppo specifica", dice Giuseppe della V A. Anche lui, traccia sulla dieta, e così anche il suo compagno di classe, anche lui si chiama Giuseppe: "Oggigiorno la gente nell'alimentazione cerca di spendere poco e chiude un occhio sulla qualità". A loro oggi tocca un pomeriggio di ripasso di teoremi per la prova di matematica di domani: "Ma è l'orale a preoccuparci di più". Ed è tempo anche di mettersi sulla tesina: Giuseppe sul ruolo del Giro d'Italia nella storia, e l'altro Giuseppe sulla teoria della complessità.

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