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Ok del governo all'odg contro i pedaggi

Pedaggio, un'auto ferma al casello autostradale

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No ai pedaggi sul Grande raccordo anulare di Roma. In un ordine del giorno al decreto sviluppo presentato dal Pd (e che il governo ha accolto) l'esecutivo si impegna "a recedere definitivamente dall'improvvida decisione di assoggettare a pedaggio le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas". Da notare che il governo ha dato parere positivo a tutti gli ordini del giorno presentati al decreto sviluppo, ben 155 odg, alcuni peraltro con testi in contrasto tra loro. Via libera quindi anche all'odg presentato dal segretario del movimento di responsabilità nazionale e vice capogruppo vicario di Iniziativa Responsabile, Domenico Scilipoti, che chiede lo stop della prescrizione introdotta con il decreto milleproroghe nelle cause di anatocismo. Testi contrastanti anche sulle spiagge. Questione stralciata dal decreto e che verrà affrontata probabilmente nella comunitaria. Ok anche a verificare la possibilità di sopprimere l'imposta provinciale di trascizione sui veicoli e all'ipotesi di istituire una linea di credito della Cdp con una dotazione di 200 milioni di euro per le energie rinnovabili. Ordini del giorno anche sui precari della scuola che vanno nella direzione opposta rispetto al contenuto del maxiemendamento su cui il governo ha incassato la fiducia. Stesso discorso sull'uso dei fondi Fas per le assunzioni al Sud. La Lega infine ha insistito con un bonus a favore dei docenti che permangono nella graduatoria provinciale di appartenenza per scongiurare "la temuta 'transumanza' di insegnanti dal Sud al Centro-Nord". LAPOSIZIONE DI ALEMANNO «Il parere favorevole del Governo all'ordine del giorno per l'esclusione del GRA e della Roma-Fiumicino dalla lista delle strade soggette a pedaggio è un grande risultato, di cui vogliamo ringraziare la prima firmataria Barbara Saltamartini». Lo dichiara, in una nota, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «La collaborazione tra Istituzioni e la posizione netta dei parlamentari romani e laziali, attivi da settembre dell'anno scorso - afferma Alemanno - hanno così impegnato l'Esecutivo a rinunciare all'introduzione di pedaggi su strade importanti per i pendolari, evitando loro disagi economici aggiuntivi». IL COMMENTO DI PISO «Con il voto sull'Ordine del Giorno di oggi, con parere favorevole del Governo, speriamo che si metta la parola fine a questa favola del pedaggiamento sul Gra e sulla Roma Fiumicino. Il Governo, con il suo parere favorevole, esclude ogni forma di pedaggio su quei raccordi autostradali a prevalente percorrenza urbana e con caratteristiche pendolari, comprese alcune delle tratte di collegamento al Gra e la Roma-Fiumicino. La copertura dei costi, cui avrebbero fatto fronte i pedaggi, potrà essere trovata utilizzando il 50% dei proventi derivanti dalle multe per il superamento dei limiti di velocità». È quanto afferma, in una nota, Vincenzo Piso, deputato del PdL e coordinatore del partito nel Lazio.

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