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Uccide un pedone, ne sfiora altri due

rocca cencia

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Ubriaco in auto, ha travolto e ucciso un pedone, ha rischiato di ammazzare padre e figlio alla fermata del bus in via Rocca Cencia. E in carcere, passata la sbornia, ha domandato: «Ha subito molti danni la mia Audi A4?». Il pirata della strada è un romeno di 29 anni, Filimon Grigore, residente a Foligno (Perugia) ma domiciliato in zona Borghesiana, catturato dai carabinieri mentre tentava la fuga a piedi dopo aver abbandonato in strada la vettura con targa straniera. La vittima è un bosniaco di un anno più grande, Nedelko Hametovic, sposato e padre di un bambino piccolo, tutti residenti nella stessa zona, deceduto alle tre di notte al policlinico Tor Vergata. Chi se l'è vista brutta invece è un nigeriano: ha preso il figlio di 4 anni è l'ha lanciato contro una recinzione gettandosi poi a terra. Il fattaccio è successo l'altra sera intorno alle 21,30. Il romeno prima avrebbe zigzagato, eseguito due soprassi pericolosi perdendo il controllo della vettura. In quel momento il bosniaco a piedi stava attraversando quel tratto di strada. L'impatto è stato inevitabile. L'Audi ha colpito il poveretto sbalzato in avanti di qualche metro, rimasto sull'asfalto gravemente ferito ma ancora in vita. L'auto però ha continuato la sua corsa folle. Il muso ha puntato due persone che erano alla fermata dell'autobus, sempre in via Roccia Cencia, un nigeriano assieme al suo piccolo di quattro anni. In un attimo il papà ha capito che sarebbero stati travolti e non ha esitato: ha afferrato il figlio e lo ha lanciato contro la recinzione di un terreno lì vicino, mentre lui si è gettato sul lato. È stato un gesto salvavita. A questo punto il pirata della strada ha mollato l'Audi A4 ed è scappato a piedi. È stato catturato cinque minuti dopo da una pattuglia di carabinieri della Compagnia di Frascati del capitano Giuseppe Iacoviello che si trovava in zona. Ad allertare il 112 la telefonata di un residente che ha assistito alla scena. Dopo aver travolto e lasciato a terra un pedone ancora vivo, aver mancato altri due scampati alla tragedia per la prontezza di riflessi dell'africano, passata la sbornia nel carcere di Regina Coeli il romeno non si è preoccupato di conoscere le condizioni di salute delle persone che l'altra notte hanno avuto la sventura di essere sulla sua strada. Pare che il primo pensiero di Filimon Grigore sia stato per la sua Audi A4: La sua unica domanda è stata: "Ha subito molti danni?".

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