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Tokyo verso la candidatura

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Lacittà giapponese prepara gli ultimi dettagli della proposta per candidarsi a ospitare le Olimpiadi estive del 2020, alle quali guarda con deciso interesse anche la Capitale. Secondo il quotidiano Asahi Shimbun, dopo la sconfitta incassata per l'edizione 2016, andata a Rio de Janeiro, il governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, sarebbe intenzionato, dopo il sisma-tsunami dell'11 marzo scorso, a ritentare l'impresa, vista come una «buona occasione» per accelerare la ricostruzione. Ishihara, navigato politico nazionalista di 78 anni, rieletto per il quarto mandato di fila ad aprile, aveva espresso da subito il desiderio di superare la delusione 2016, con un nuovo tentativo. «È meglio non spegnere la fiaccola olimpica», aveva commentato sul tema in modo sibillino al raggiungimento della vittoria elettorale. Una posizione ripetuta a fine maggio. Le indicazioni su un nuovo tentativo poggiano soprattutto sul fondo da 400 miliardi di yen (3,5 miliardi di euro) stanziati per il 2016 e che sono ancora disponibili. Elementi più chiari dovrebbero emergere nella riunione dell'assemblea metropolitana di venerdì prossimo, la prima dopo il voto di aprile e a pochi giorni dalla formalizzazione del ritiro di Hiroshima. Takashi Kawasaki, funzionario della Promozione sportiva del Tokyo Tocho, la sede del governo metropolitano di Shinjuku, ha confermato l'esistenza del fondo «ancora intatto», ma ha precisato che «non sono state prese decisioni o avviate discussioni». «Daremo la nostra opinione a metà luglio, solo dopo aver capito cosa deciderà di fare Tokyo», ha osservato da parte sua Yasuhiro Nakamori, del comitato olimpico nipponico.

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